Tra un mese la sentenza sul palaghiaccio di Ayas. L’accusa chiede 587 mila euro di risarcimento

Per danno erariale sono imputati: Claudio Lavoyer, attuale assessore regionale alle finanze ed ex assessore regionale ai lavori pubblico, Gino Agnesod, ex assessore regionale al turismo, Edmond Freppa ed Ercole Balliana, entrambi funzionari regionali.
Cronaca

Ci vorrà circa un mese per la sentenza sul palaghiaccio di Ayas, che vede imputati per danno erariale, davanti ai giudici della Corte dei Conti della Valle d’Aosta: Claudio Lavoyer, attuale assessore regionale alle finanze ed ex assessore regionale ai lavori pubblico, Gino Agnesod, ex assessore regionale al turismo, Edmond Freppa ed Ercole Balliana, entrambi funzionari regionali.

Questa mattina,giovedì 14 gennaio, infatti, si è tenuta l’udienza ad Aosta, nel corso della quale il procuratore generale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta, Claudio Chiarenza, ha sottolineato come "siano state proprio le condotte dei quattro convenuti a contribuire alla lungaggine dei lavori per la realizzazione del palaghiaccio di Ayas, con la conseguenza dell'inutilizzo dell'opera stessa''.

L'accusa ha chiesto una condanna al risarcimento di 587 mila euro, mentre le difese dei quattro imputati hanno chiesto l’assoluzione e in subordine la prescrizione. Per il procuratore, la prescrizione non sussiste.
''La struttura – spiega il procuratore generale – è stata programmata nel 1981, il progetto esecutivo è del 1987 e prevedeva che i lavori fossero portati a termine in 300 giorni, per un costo di 1,9 miliardi di vecchie lire. Il palaghiaccio fu effettivamente terminato nel 2004, ed è costato 8,2 miliardi delle vecchie lire. Noi, contestiamo come danno effettivo solo quello dell'impianto di refrigerazione e degli arredi, perché la struttura ha cambiato destinazione d'uso ed e' stata così utilizzata''.

Accuse duramente respinte, infatti, secondo le difese, "il palaghiaccio non è stato costruito in tutti quegli anni, bensì progettato in diverse tappe’’ . Non solo, hanno anche sottolineato la totale estraneità ai fatti dei quattro imputati per quanto riguarda l'inutilizzo dell'impianto.  

''La Regione ha dato in comodato d'uso il palaghiaccio al comune di Ayas – spiegano le difese – che aveva tutte le possibilità di gestirlo al meglio e di metterlo in funzione. Cosa che non ha fatto. La Regione ha indetto le gare d'appalto per gli arredi, su richiesta dell'amministrazione locale. Il Comune, nel 2003, ha poi fatto sapere che l'impianto era superato e troppo costoso. Dagli accertamenti tecnici eseguiti, invece, risulta, che l'impianto era in perfetto stato, e funzionale’’.

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