Tragedia a Torgnon, precipita ultraleggero, muore Corrado Hérin

31 Marzo 2019

Era bella giornata di sole e di festa: lo sci club Torgnon, la scuola di sci, gli impianti di risalita tutti riuniti per salutare insieme la chiusura della stagione invernale. Si è trasformata in una tragedia che ha lasciato sbigottita e incredula tutta la piccola comunità della Valtournenche.

I fatti. Erano le 15 circa, un centinaio di persone aderenti allo sci club stavano partecipando al pranzo sociale sulla terrazza del ristorante a pochi passi dall’ovovia e dal Winter Park. Un velivolo ultraleggero passa sulle loro teste e dopo alcune decine di metri precipita schiantandosi al suolo. “E’ come se avesse perduto il controllo, l’aereo a un certo punto cade in verticale, ma noi non vediamo né lo schianto, né sentiamo nessun rumore” racconta il Davide Priod, Presidente dello sci club. “A quel punto l’aereo era già troppo lontano”.

Sull’ultraleggero ci sono due persone, il pilota è Corrado Hérin, di 52 anni, pluricampione di slittino naturale e di mountain bike, che non ce la fa e muore nell’impatto. Il passeggero che è con lui, un valdostano, viene trasportato in Pronto soccorso e poi ricoverato in ortopedia con una prognosi di 30 giorni. Un mezzo miracolo, visto l’incidente. Sul posto intervengono i soccorritori del Soccorso Alpino Valdostano, il medico dell’equipaggio di SA1, ed i Carabinieri e la dinamica dell’incidente sarà ora al centro di indagini dell’autorità competente. La procura di Aosta ha aperto un fascicolo.

La notizia della prematura scomparsa è uno shock per la comunità di Torgnon. Originario di Fénis, si è stabilito a Torgnon da alcuni anni con la sua famiglia, la compagna Roberta, i figli Erik e Ester. “Siamo sbigottiti. Anche se era torgnolen di adozione, faceva parte della famiglia, era un vero punto di riferimento per la nostra comunità per i suoi passati agonistici e per la sua voglia di fare festa” commenta il sindaco Daniele Perrin. “Per la promozione del paese lui c’era e ci dava sempre una mano”.

Profondo cordoglio arriva anche dagli atleti e dagli allenatori dello sci club Torgnon che affidano ad una nota i loro pensieri commossi: “Ci siamo visti poco fa sulle tue piste di Torgnon con il tuo inseparabile snowboard, poi volevi farci una sorpresa, salutarci da lassù e stupirci.
Un soffio e sei sparito.
 Siamo affranti e ci mancano le parole che non servono in momenti come questi in cui il dolore è enorme”.

Uno stato d’animo di dolore e tristezza è condiviso anche dal mondo dello sport di cui Corrado è stato protagonista assoluto con successi raccolti a livello mondiale nello slittino e poi nella mountain bike dove ha ottenuto i suoi risultati più importanti nel downhill. Per festeggiare i 50 anni,  era tornato in sella, partecipando e vincendo alla tappa di Pila del circuito italiano Master e, pochi giorni dopo, in Trentino, si era laureato Campione mondiale di categoria.

“Un autentico appassionato di tante discipline sportive, oltre che campione a tutto tondo, lascerà un ricordo indelebile nel mondo delle biciclette” sussurra Francesca Pellizzer, presidente del Comitato valdostano della Federazione ciclistica Italiana.

La salma di Corrado Hérin è stata ricomposta nella camera mortuaria del paese in attesa del nulla osta per i funerali.

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