Tre scialpinisti italiani morti sul versante svizzero del Gran San Bernardo

Le vittime erano sepolte sotto una spessa coltre di neve, alcuni fino a due metri e mezzo. Una trentina di uomini, con l'ausilio di sonde e cani da valanga, hanno scavato a lungo per estrarli dalla neve.
Cronaca

Tre scialpinisti italiani sono morti nel primo pomeriggio di oggi, sul versante svizzero del Gran San Bernardo, dopo essere stati travolti da una grossa slavina staccatasi a 2.300 metri di quota mentre erano impegnati nell’ascesa. Le vittime – Gianluca Spina e Francesca Clerici, residenti in provincia di Milano (il nome della terza vittima non è stato ancora diffuso) – erano sepolte sotto una spessa coltre di neve, alcuni fino a due metri e mezzo. Una trentina di uomini, con l’ausilio di sonde e cani da valanga, hanno scavato a lungo per estrarre i feriti (la comitiva era composta da cinque uomini), che sono stati trasportati a valle con gli elicotteri di Air Glaciers. Due di loro, entrambi uomini, si sono salvati: uno è ricoverato in rianimazione a Sion, in gravi condizioni, mentre l’altro se l’è cavata con lievi ferite.

La comitiva era composta da scialpinisti provenienti da Valle d’Aosta e Lombardia. 

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