Tre valdostani denunciati dalla Digos per i commenti razzisti su Facebook
L’ipotesi di reato, che verrà ora valutata dalla Procura, è istigazione a delinquere, con aggravante razziale. Nelle parole dei tre, la critica all’immigrazione e l’esortazione alla giustizia sommaria rispetto alla presenza di stranieri ad Aosta.
Cronaca
I commenti ad un post su “Facebook” sono valsi a tre residenti nella “plaine" una denuncia per istigazione a delinquere, con aggravante razziale (prevista dalla “legge Mancino” sulla violenza e la discriminazione per motivi di razza, etnici, religiosi o nazionali). A procedere è stata la Digos della Questura di Aosta, a seguito della segnalazione di un cittadino delle frasi lette sul social network.
I tre denunciati, secondo quanto si apprende, sono intervenuti, in una discussione dai numerosi partecipanti, con parole di critica all’immigrazione e di esortazione alla giustizia sommaria rispetto alla presenza di cittadini stranieri in alcune zone del capoluogo regionale, riferendosi soprattutto ai giardini di via Ollietti. Il luogo è stato al centro di episodi di cronaca recenti, quali liti ed una rapina, con il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell'ordine. Il dibattito si era poi acceso, anche in seno al Consiglio comunale, sull’ipotesi di recinzione del parco, ai fini di migliorare i livelli di sicurezza.
Dopo la denuncia a piede libero dei tre (due poco meno che venticinquenni, mentre il terzo è attorno ai trentacinque anni), sarà la Procura della Repubblica a valutare l’eventuale rilievo penale del contenuto dei commenti, decidendo se rinviare a giudizio gli indagati, oppure se richiedere l’archiviazione delle loro posizioni.
La cronaca non dorme mai. Cerco di tenerlo a mente e l’insonnia atavica è preziosa alleata. Classe 1973, a lungo addetto stampa di enti ed istituzioni, quando non sono in Tribunale o Procura inseguo la sufficienza come papà, marito e radioamatore. Per il resto, fotografia (meglio se velivoli), sport americani e una sola certezza: il mondo va oltre Pont-Saint-Martin.
Gli escursionisti, residenti in Emilia Romagna, non hanno avuto bisogno di intervento sanitario. Sono stati accompagnati al rifugio Coda, dal quale potranno rientrare a valle in giornata in maniera autonoma.
E’ accaduto nel comune di Châtillon: la donna si trovava nel bosco di Verlex. Il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto con il verricello a causa della zona impervia. E' stata ricoverata in rianimazione.
E’ accaduto attorno alle 4 di oggi, sabato 27 maggio, in una via del centro di Aosta. L’uomo, un cittadino cingalese 26enne, aveva una quindicina di grammi di hashish preparato in dosi, assieme a un paio di grammi di cocaina.
Tre valdostani denunciati dalla Digos per i commenti razzisti su Facebook
I commenti ad un post su “Facebook” sono valsi a tre residenti nella “plaine" una denuncia per istigazione a delinquere, con aggravante razziale (prevista dalla “legge Mancino” sulla violenza e la discriminazione per motivi di razza, etnici, religiosi o nazionali). A procedere è stata la Digos della Questura di Aosta, a seguito della segnalazione di un cittadino delle frasi lette sul social network.
I tre denunciati, secondo quanto si apprende, sono intervenuti, in una discussione dai numerosi partecipanti, con parole di critica all’immigrazione e di esortazione alla giustizia sommaria rispetto alla presenza di cittadini stranieri in alcune zone del capoluogo regionale, riferendosi soprattutto ai giardini di via Ollietti. Il luogo è stato al centro di episodi di cronaca recenti, quali liti ed una rapina, con il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell'ordine. Il dibattito si era poi acceso, anche in seno al Consiglio comunale, sull’ipotesi di recinzione del parco, ai fini di migliorare i livelli di sicurezza.
Dopo la denuncia a piede libero dei tre (due poco meno che venticinquenni, mentre il terzo è attorno ai trentacinque anni), sarà la Procura della Repubblica a valutare l’eventuale rilievo penale del contenuto dei commenti, decidendo se rinviare a giudizio gli indagati, oppure se richiedere l’archiviazione delle loro posizioni.
La cronaca non dorme mai. Cerco di tenerlo a mente e l’insonnia atavica è preziosa alleata. Classe 1973, a lungo addetto stampa di enti ed istituzioni, quando non sono in Tribunale o Procura inseguo la sufficienza come papà, marito e radioamatore. Per il resto, fotografia (meglio se velivoli), sport americani e una sola certezza: il mondo va oltre Pont-Saint-Martin.
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