Un cittadino russo arrestato al Gran San Bernardo con documenti falsi

Processato stamattina per direttissima, dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino, con l'accusa rappresentata dal pubblico ministero Luca Ceccanti, l'uomo ha patteggiato otto mesi di reclusione.
Carcere Brissogne
Cronaca

Le autorità di frontiera svizzere gli hanno negato l’ingresso nella Confederazione, dove stava tentando di accedere attraverso il tunnel del Gran San Bernardo, alla guida di un furgone Mercedes. A quel punto, l’uomo, un cittadino russo di 54 anni, ha chiesto la riammissione in Italia, ma la Polizia in servizio al Traforo ha scoperto che il passaporto e la patente lituani che presentava erano falsi e lo ha arrestato.

È accaduto ieri pomeriggio. L’uomo si chiama Igor Desyatik ed è residente in Francia, dove – è emerso approfondendo le verifiche – ha ottenuto un permesso di lavoro presentando i documenti falsi che hanno fatto scattare le manette in Valle d’Aosta.

Processato stamattina per direttissima, dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino, con l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Luca Ceccanti, l’uomo ha patteggiato otto mesi di reclusione. Il giudice ha disposto inoltre il sequestro dei documenti usati, ai fini dell’analisi delle tecniche di falsificazione.

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