“Usura: che fare?”. Partendo da questa domanda si è sviluppata la riflessione nella serata di lunedì scorso, 27 marzo, nella sala Maria Ida Viglino di palazzo regionale, ad Aosta. L’iniziativa era organizzata dal Consiglio Valle, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso.
“L’usura è un fenomeno criminoso e sommerso e, proprio per questo, è necessario parlarne – ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin -. Purtroppo chi è vittima di usura spesso non denuncia: per paura, per vergogna, per timore di ritorsioni e per tanti altri motivi. Ne consegue l’isolamento della persona che spesso si trasforma in disperazione. L’iniziativa dell’Osservatorio regionale antimafia voleva mettere in evidenza i mezzi e le soluzioni per combattere l’usura e sottolineare che le forze dell’ordine lavorano attivamente in questo settore”.
La serata, moderata dalla giornalista Cristina Porta, è stata aperta dagli interventi, oltre che del presidente Bertin, del questore di Aosta Carlo Musti e del comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, Giovanni Cuccurullo.
La conferenza è proseguita con l’intervento del presidente de La Scialuppa CRT – Onlus, Ernesto Ramojno, che ha evidenziato le attività di aiuto rivolte alle persone in temporanea difficoltà. Altro genere di iniziative è invece quello offerto da Linea Libera, illustrato da Giacomo Di Modica: al numero verde 800582727, voluto e creato dall’associazione Libera contro le mafie, si può rivolgere chi intende segnalare episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso tra cui rientra anche l’usura. Non solo una linea di ascolto ma anche un sostegno concreto di accompagnamento alla denuncia.
L’evoluzione storica dell’usura e la conseguente modifica del sistema normativo e delle modalità di azione e intervento delle forze dell’ordine sono state affrontate da Tommaso Gioffreda, Comandante del Reparto Operativo del Gruppo Carabinieri di Aosta. Il colonnello Massimiliano Re, Comandante del Comando territoriale di Aosta della Guardia di Finanza, dopo aver illustrato l’operato della polizia tributaria nel campo dell’usura, ha poi voluto sottolineare l’importanza della collaborazione dei cittadini e degli operatori economici e commerciali.
Al riguardo, va sottolineato che le segnalazioni di operazioni sospette, che garantiscono l’anonimato del segnalante, in Valle d’Aosta sono circa 250 all’anno (su un totale di 140 mila sul territorio nazionale) e, alcune di esse, hanno portato all’apertura di indagini molto importanti a tutela del sistema socio-economico locale.