Vendevano prodotti di abbigliamento contraffatti in Alta Valle: denunciati

La Guardia di Finanza ha sequestrato nei giorni scorsi 154 giubbotti Colmar e Moncler, scarpe Hogan, profumi ed altri accessori d’abbigliamento Hugo Boss. Denunciata una italiana e un nordafricano.
i prodotti contraffatti sequestrati
Cronaca

Giubbotti Colmar e Moncler, scarpe Hogan, profumi ed altri accessori d’abbigliamento Hugo Boss. 154 articoli tutti contraffatti. E’ quanto è stato sequestrato dalla Guardia di finanza in Alta Valle. Due le persone denunciate per detenzione di prodotti contrattaftti, un’italiana residente in Alta Valle e un cittadino di origini nordafricane, da anni dimorante in Valle d’Aosta ed in passato titolare di una partita Iva per la vendita ambulante di prodotti tessili. 

I militari da tempo avevano notato uno strano via vai nella casa della signora. Erano cominciati così gli appostamenti, dai quali è emerso che lo strano andirivieni nascondeva un possibile commercio di prodotti di abbigliamento venduti “in nero”. Nei giorni scorsi è scattato, quindi, il blitz, che ha confermato i sospetti delle Fiamme gialla. La donna fermata a bordo della propria auto era in possesso di una decina di giubbotti “Colmar”, dell’ultima collezione ma tutti contraffatti.

E’ subito scattata la perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono stati trovati altri 10 giubbotti, qualcuno anche del noto marchio “Moncler”. Dagli elementi individuati nel corso della perquisizione, è stato possibile risalire al fornitore della signora, il nordafricano. In uno sgabuzzino di proprietà dell’uomo sono stati ritrovati, infatti, 134 articoli contraffatti. 

Secondo i militari i 154 prodotti sequestrati sarebbero stati venduti a 100 euro a pezzo, un valore pari a circa un quarto del loro reale valore commerciale. 

"Continua l’impegno del gruppo della Guardia di finanza di Aosta – spiega una nota –  nella lotta alla contraffazione a tutela dei commercianti in regola, che subiscono una forma grave di concorrenza sleale da parte di chi inonda il mercato di prodotti con marchi falsi. l’origine di queste merci, spesso non nota e non controllata, mette a serio rischio la salute pubblica, poiché prodotte con materie prime ormai bandite dai processi produttivi legali".

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