Un video rimbalzato da uno smartphone all’altro fino a finire sui social, in cui alcuni politici regionali vengono accostati alla ‘ndrangheta e a ruberie di vario genere, è al centro di un’inchiesta della Procura di Aosta, che vede al momento un indagato. A presentare esposto sul clip erano state alcune delle personalità che vi compaiono (il presidente del Consiglio Emily Rini, l’assessore Mauro Baccega ed il consigliere regionale sospeso Augusto Rollandin).
Il fascicolo, di cui è titolare il pm Francesco Pizzato, è aperto per diffamazione aggravata dal mezzo di pubblicità. Gli accertamenti svolti dalla Digos e dalla Polizia postale hanno portato, sinora, all’autore del filmato. Si tratta di un ultracinquantenne residente in Valle, che, sentito in merito dagli inquirenti, si è dichiarato rammaricato per quanto successo.
A quanto ricostruito, l’indagato aveva inoltrato il video, tramite la popolare applicazione di messaggeria WhatsApp, ad alcune persone che conosceva. Il filmato era poi comparso, per mano di un’altra persona, su un profilo Facebook ed è proprio sull’alveo dei social che gli investigatori si concentrano ora. La volontà è capire chi abbia proceduto al caricamento, ma le speranze di una risposta alla rogatoria internazionale (i server di Facebook sono oltreoceano) non sono delle più elevate.