Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del novembre scorso con cui il Tar di Aosta ha annullato la delibera della Giunta comunale di Valtournenche di approvazione del progetto definitivo/esecutivo per la posa di cinque postazioni seminterrate nell'ambito dell'appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti della Comunità Montana Monte Cervino.
Una villeggiante lombarda si era rivolta al Tribunale amministrativo dopo essersi vita installare i seminterrati per la raccolta differenziata sotto casa sua, nella centrale località Cretaz a Valtournenche. Accogliendo il ricorso i giudici amministrativi avevano evidenziato la mancanza nel progetto approvato “della relazione firmata da un tecnico abilitato e attestante la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche o edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali e paesaggistiche”. Secondo i giudici inoltre “non appare decisivo il rilievo della difesa comunale che sottolinea come il progetto sia frutto dell’opera di un libero professionista, ossia di un dipendente della società Quendoz, e non già dell’Ufficio tecnico comunale”. Oltre alla mancanza dell’attestazione di conformità a livello urbanistico ed edilizio i giudici sottolineano nella sentenza come “non risulta adottato neanche l’atto di validazione del progetto esecutivo che deve accompagnare la delibera comunale di approvazione del progetto”.
Il Consiglio di Stato con ordinanza pubblicata oggi ha riconosciuto "l’esigenza cautelare consistente nell’ordinata gestione del servizio di raccolta dei rifiuti per le preminenti ragioni di interesse pubblico ad esso sottese". L'udienza di merito si svolgerà nel secondo trimestre 2018.