Si è concluso con la condanna a 3 anni e 2 mesi di carcere, da parte del Gup del Tribunale, il processo per violenza sessuale ad un uomo, un operaio romeno, accusato di aver abusato di una ragazza ventenne. I fatti risalgono alla serata di sabato 10 settembre scorso, dopo che i due si erano incontrati ad una manifestazione a La Thuile.
Nella ricostruzione dei Carabinieri, che avevano curato gli accertamenti e proceduto all’arresto dell’imputato il giorno successivo, i due dopo aver consumato dell’alcool si sarebbero appartati. L’uomo era quindi riuscito a farsi successivamente seguire in un altro luogo, ove sarebbe avvenuta la violenza.
Difeso dall’avocato Filippo Vaccino, l’imputato era da subito stato fermo nel respingere ogni addebito, tanto che il legale aveva originariamente chiesto la non convalida dell’arresto (che era invece avvenuta, da parte del Gip, con applicazione dei “domiciliari”).
A processo il pm Manlio D’Ambrosi aveva chiesto di condannare l’imputato a 6 anni di carcere. La ragazza, di origini nordafricane, si era costituita parte civile nel procedimento con l’avvocato Carlo Curtaz del foro di Aosta.