La soluzione era attesa per giugno, e il risultato è arrivato: il Tar della Valle d’Aosta ha respinto il ricorso presentato da 29 cittadini e commercianti aostani contro il Comune di Aosta che puntava il dito sul regolamento municipale sulle Ztl in vigore dallo scorso 1° marzo.
Alla base del respingimento c’è la delibera di Giunta comunale del 23 febbraio scorso sulle “Modifiche alle norme di gestione delle zone a traffico limitato. In proposito il Tar scrive: "Occorre sottolineare come – si legge sulla sentenza del tribunale Amministrativo –, in particolare dopo le modifiche operate con la successiva delibera n. 23/18, le prescrizioni adottate, per un verso, non eliminano né incidono in modo da sostanzialmente escludere la libertà di movimento con riguardo tanto ai residenti, quanto ai commercianti, e, per altro verso, sono comunque funzionali alla tutela del fine di maggiore sicurezza che il Comune ha inteso perseguire”.
In pratica al netto del giudizio politico e la valutazione di ogni cittadino – il Tar lo scrive esplicitamente – “non è possibile in questa sede muovere alcuna censura di legittimità alle disposizioni in esame così come successivamente modificate dalla delibera 23/18”.
Sull’aumento delle tariffe per le “zone blu”, invece, la sentenza segnala come il Comune "ha provveduto ad una razionalizzazione e semplificazione dell'utilizzo delle soste a pagamento, in un'ottica di miglior gestione della cosa pubblica, interesse avente anche tutela costituzionale".
Il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz spiega, comunque, che il Comune ora – dopo gli incontri con la popolazione – andrà avanti nel “limare” il regolamento dopo il primo periodo di sperimentazione: “Ci sono arrivate diverse richieste dai cittadini – spiega – sulla revisione dei confini delle Ztl. Ci eravamo impegnati, visto che abbiamo messo norme più restrittive, a tenere il limite per la zona centrale, quindi in Cardo e Decumano e le piazze, ma rendere l’accesso un po’ più agevole per le zone limitrofe”.
Variazioni sulle quali si lavorerà in estate, con l’atto che dovrebbe entrare in vigore in seguito: “Probabilmente a gennaio 2019 – spiega Centoz – perché dopo il lavoro estivo bisogna aggiornare i software per adattarli alla modifiche”.
A stretto giro arriva la risposta – a quattro mani – del legale dei ricorrenti, l'avvocato Fabio Alicata assieme a Bruno Albertinelli di Federconsumatori: "Il collegio giudicante ha statuito che la modifica operata dal Comune con la delibera n. 23/18 ha fatto venir meno l’unico tra i motivi di ricorso effettivamente fondato – scrivono -, posto che la mancata deroga per le merci deperibili era illegittima in quanto contraria alle disposizioni normative vigenti. Il Tar ha anche dichiarato l’inammissibilità dell’intervento della Federconsumatori giacché, a dire dei magistrati giudicanti, la categoria dei 'consumatori' non coincide con quella dei residenti, da un lato, e dei commercianti del centro di Aosta dall’altro, perché nella nozione di consumatori, vi rientrano anche i non residenti e i fruitori del centro di Aosta".
La scelta, per ora, è quella di stare "alla finestra", aspettando che il Comune si muova: "A questo punto, i ricorrenti e i cittadini aostani interessati, nell’attesa di risposte politiche da parte dell’amministrazione comunale, si riservano insieme ai propri legali di proporre gravame avverso la sentenza del Tar".
Anche Federconsumatori, che rivendica il proprio ruolo di tutela e garanzia di tutti i consumatori, valuta ogni azione di contrasto al provvedimento in questione.
