A La Salle si inaugurano il Polo culturale museale e la Biblioteca museale, progetto che “unendosi alla storica Casa museo Plassier-Requedaz, crea un centro della cultura importante nel panorama della Valle d’Aosta”, spiega l’Amministrazione comunale.
Non solo: “Questa realizzazione è un atto di profondo rispetto e celebrazione della memoria del signor Carlo Plassier e del suo straordinario legato testamentario. Il testatore aveva infatti vincolato la sua dimora e la sua ricca collezione di opere d’arte al Comune di La Salle, con la chiara volontà che il fabbricato fosse destinato a museo per esposizione delle opere d’arte intestato alle famiglie Plassier – Requedaz“.
Ed il desiderio di esporre le opere d’arte collezionate durante la sua vita – spiegano ancora da La Salle – era il “solo motivo determinante della disposizione” a favore di tutta la cittadinanza.
Ora, il Polo culturale museale nasce proprio da questa volontà, andando ad esaltare e rivalutare la generosità di Plassier. Al suo interno, l’attività primaria e costante sarà l’esposizione dei quadri e delle opere d’arte della collezione, rendendoli “visitabili a tutti indistintamente e costantemente”.
L’obiettivo è permettere alla collettività di godere sempre, gratuitamente ed in modo immersivo di questo prezioso patrimonio artistico, realizzando pienamente l’intento del testatore di rendere le sue opere “a visione di tutti, sempre, gratuitamente”.
La Biblioteca museale – istituita anche grazie alla generosa donazione dell’opera Treccani da parte di Pietro Tedesco –, oltre a costituire un importante ampliamento degli spazi espositivi arricchiti dai dipinti del legato rendendo omaggio al testatore, è un pilastro culturale all’interno del Polo museale di La Salle.
Questo luogo di sapere arricchisce profondamente l’esperienza del visitatore – spiega il Comune -, offrendo strumenti preziosi per la ricerca storico-artistica, come il volume monografico La Salle – Arte e Architettura dal Medioevo all’Ottocento di recente presentazione pubblica, e favorendo l’approfondimento dellavprestigiosa collezione Plassier-Requedaz.
La biblioteca aspira a diventare un punto di riferimento per studiosi, studenti e appassionati, contribuendo a trasformare il centro museale in un vero e proprio polo di studio, riflessione e divulgazione culturale, nel cuore della Valle d’Aosta
“Un ringraziamento speciale va alla dottoressa Barberi per la sua grande passione e dedizione affinché tutto questo sia stato possibile- spiega ancora la nota comunale -. La sua sensibilità e il suo impegno sono stati determinanti per trasformare la visione del testatore in una realtà così significativa per la nostra comunità. Invitiamo tutta la cittadinanza e i visitatori a scoprire questo nuovo gioiello culturale che arricchisce il territorio valdostano e rende omaggio a un lascito di grande importanza”.