Da giovedì 8 maggio, l’Area Megalitica – MegaMuseo ospita la mostra “Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero”, esposizione che rientra nel calendario ufficiale delle celebrazioni per i 2050 anni dalla fondazione di Augusta Praetoria Salassorum. L’appuntamento con l’inaugurazione è in programma alle 18.
Organizzata dall’Assessorato per i Beni e le Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, la mostra mette a confronto Aosta e Pompei come esempi emblematici della strategia politica e culturale di Ottaviano Augusto. A curarla sono Patrizia Fortini e Cristiano Benedetto De Vita, con il contributo di un comitato scientifico composto da studiosi ed esperti del mondo classico: Daria Jorioz, Alessandra Armirotti, Luigi Capogrossi Colognesi, Patrizio Pensabene, Maria Chiara Scappaticcio, Giuseppe Scarpati, Elena Tassi Scandone.

Al centro del percorso espositivo, il concetto di Concordia Augusta, simbolo dell’armonia sociale promossa da Augusto all’interno dell’Impero. L’opera simbolo della mostra è la statua della dea Concordia, proveniente dal portico di Eumachia nel Foro di Pompei, in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Oltre alla statua, l’esposizione presenta reperti, affreschi, epigrafi e oggetti d’uso quotidiano e rituale, in arrivo da istituzioni di rilievo nazionale come il Parco Archeologico di Pompei e i Musei Capitolini.
Una sezione specifica è dedicata ai materiali inediti provenienti da recenti campagne di scavo in Valle d’Aosta, in particolare dai siti di Col Fetita e Col Citrin: tra i reperti esposti, proiettili per fromboli, punte di freccia, calzature militari e frammenti di scudi, testimonianze delle fasi di conquista romana dell’arco alpino.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito da Franco Cosimo Panini Editore, in vendita al MegaMuseo.
L’esposizione resterà aperta fino al 28 settembre con orario: dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. La mostra è inserita nel circuito Abbonamento Musei.
