Animaterrae, il festival che va alla scoperta delle anime dei territori

Presentata la seconda edizione del festival in programma, su quattro giornate, dal 14 al 21 settembre prossimi, tra Châtillon e Saint-Denis. In calendario, performance audiovisive e musicali, di danza, una sessione di yoga e visite al borgo.
Castello Chatillon
Cultura

“I territori possiedono un’anima, anzi ne custodiscono molte, reali e possibili quanti sono gli sguardi che li attraversano”. È questa la filosofia racchiusa in Animaterrae, festival che arriva quest’anno alla sua seconda edizione, presentata ieri, venerdì 6 settembre.

Infatti, vista la centralità dell’individuo, oltre a quella del territorio, tale dualismo renderà ogni iniziativa proposta alla portata di tutti, come ha spiegato in primis il sindaco di Châtillon, Camillo Dujany. “Il festival – ha detto – si pone l’obbiettivo di raccontare il nostro territorio e quest’anno ci siamo focalizzati in particolare sulla sostenibilità e sull’accessibilità, con nuove iniziative per rendere fruibile a piu persone possibili il nostro patrimonio storico e culturale”.

La valle d’Aosta è da sempre un importante snodo commerciale, nonchè un crocevia di culture e, anche per questo, il festival vuole essere un ponte culturale tra comuni e associazioni, cercando di incentivare un turismo dolce focalizzato sui singoli individui per migliorare ulteriormente l’esperienza del turista sul territorio.

Il sindaco Guido Theodule ha sottolineato poi l’importanza dei più giovani nel progetto “Fondamentale – ha spiegato – è la presenza dei giovani nelle varie iniziative, anche per questo si è cercato di renderle il più accessibili e piacevolmente fruibili a varie fasce di età.”

Conferenza stampa
La presentazione del festival Animaterrae.

Cristina Rore, vicepresidente del Consorzio turismo Saint-Vincent, si è concentrata invece sull’importanza della collaborazione tra i vari albergatori e lavoratori del settore turistico per migliorare ulteriormente l’offerta del territorio, mirando a rendere il turista parte integrante della comunità. “L’obiettivo è creare una condizione di benessere personalizzato”, ha spiegato.

Il direttore artistico del festival, Enrico Montrosset, ha quindi guidato alla scoperta del programma, articolato su quattro giornate. Sabato 14 settembre, a Châtillon, si terrà un’azione performativa alla scoperta del borgo, mentre domenica 15 è in programma una sessione di yoga nel parco del castello Gamba e una conferenza dedicata a Emile Chanoux, in occasione dell’ottantesimo della sua morte.

Gli altri appuntamenti saranno venerdì 20 settembre, con la possibilità di assistere ad una performance audiovisiva e di danza contemporanea a cura del collettivo Collabforart, e sabato 21 settembre, quando il programma prevede, tra l’altro, una performance musicale partecipativa con l’associazione Tamtando a Saint-Denis e un videoconcerto dal Sistema periodico di Primo Levi, a cura di Fulvia Corazza, Gilbert Impérial e Luca Favaro.

Sempre per l’ultima giornata, sabato 21 settembre, sono in calendario una visita musicata alle opere del museo Gamba e una conferenza dedicata a Eugenia Martinet. Il programma completo delle giornate è ripreso nel dettaglio sul sito dedicato Animaterrae.

Pietro Margiotta

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