Lo spettacolo Apocalisse s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Apocalisse che non vuol dire – come ormai è in uso nel linguaggio comune – “Catastrofe” e, di conseguenza, “Fine”, ma, bensì “Rivelazione”.
“Guarda”, “Racconta ciò che hai visto”, sono le indicazioni più frequenti date a Giovanni, il testimone-narratore. Da qui parte lo spettacolo di martedì 17 e mercoledì 18, alle 21, al Teatro Splendor di e con Lucilla Giagnoni, inserito nel cartellone della Saison Culturelle.
Una pièce che parla di “Cecità e Rivelazione”, e la storia dell’evoluzione della Coscienza e che indaga sul vero significato della Fine. Con “Apocalisse” la Saison completa la presentazione della “Trilogia della spiritualità” dell’autrice, composta dallo spettacolo “Vergine madre”, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia e dallo spettacolo “Big Bang” che, a partire dall’ultima parola del poema dantesco, “stelle”, e dai primi due capitoli del libro della Genesi, indaga sull’Inizio e sulla Creazione facendo dialogare il linguaggio della scienza con quello della teologia e quello del teatro.
Il prezzo del biglietto è di 20 euro, intero, e di 16 euro, ridotto, per la Platea; di 15 euro, intero, e 12 euro, ridotto, per la Galleria. Lo spettacolo è incluso negli abbonamenti Pleine Saison, Tuttoteatro e Sipario e Minisipario.