Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, si apre a giugno in attesa dell’ufficialità

Manca poco più di un mese alla sua inaugurazione e qualche tassello sta cominciando a mettersi al suo posto, all'Area Megalitica. Forse ancora troppo poco per immaginarsi l'opera compiuta che dovrebbe, secondo indiscrezioni, aprire il 24 giugno 2016.
L'Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
Cultura, Società

Manca poco più di un mese alla sua inaugurazione (che doveva avvenire ad inizio 2016, poi in primavera) e qualche tassello sta cominciando a mettersi al suo posto, all’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Forse ancora troppo poco per immaginarsi l’opera compiuta – sarà comunque una parte sola del complesso, la navata centrale ed il centro di interpretazione, il secondo lotto dovrebbe vedere la luce nel 2017/2019 – che comunque dovrebbe aprire, manca ancora l’ufficialità, il 24 giugno.

Questo pomeriggio però la II Commissione consiliare di Aosta ha effettuato un sopralluogo nell’Area, approfittando della presenza dell’archeologo Gianfranco Zidda per avere delucidazioni sul museo: “L’allestimento non è ancora completo – ha spiegato Zidda ai commissari –, mancano ancore le vetrine e i pannelli esplicativi. Si comincerà con dei percorsi liberi per i visitatori, mentre per il futuro sono previste visite più che altro guidate”.

Qualche intoppo per una serie di lavori che proseguono dal 1969, anno di scoperta dell’area, sono cambiati in corsa: “Il problema – ha proseguito Zidda – sta nel fatto che l’architetto ha progettato l’esterno senza pensare a quello che doveva contenere, diciamo che l’idea di un certo tipo di musealizzazione non è stata fatta dall’architetto”. Oltre ai noti ritardi il sito continua a riservare qualche sorpresa inaspettata. E’ stata recentemente portata alla luce una porzione di terreno con alcune impronte di animale (probabilmente un ungulato, ma il paleontologo le sta analizzando) che ha tutta l’aria di essere stata una bestia da traino, e questo circa 1200 anni in anticipo rispetto alle prime testimonianze della pratica. 

L’area comunque dovrebbe, dopo 47 anni e oltre 40 milioni di euro di investimento, aprire a giugno, e si attende a breve l’ufficializzazione: “L’afflusso al museo dipenderà dal battage pubblicitario – conclude Zidda – anche perché questo museo sarà altamente tecnologico e rivolto a tutti. Il riscontro avuto a marzo durante le Giornate del Fai è stato ottimo, con il Presidente che ha messo il nostro sito come primo in Italia alla trasmissione di Fabio Fazio su Raitre”. E poi si lascia sfuggire ironicamente: “Per ora, con l’apertura incombente si dorme un po’ poco, riprenderemo a dormire da luglio”. 

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