Quando Jean torna a casa per il funerale di suo nonno, il guaritore Bian, tutti sono felici di riabbracciarlo. Quando ritrova Chiara, Jean pensa che il tempo in quel piccolo villaggio si sia fermato per aspettarlo. Ma lui ha un altro tempo, ormai. Quello della metropoli e della realizzazione professionale. Gli abbracci sono troppo stretti e l’eredità del nonno impossibile da accettare. Bian era un guaritore di quelli che si trovano nelle valli delle regioni montane. È morto contento due giorni prima dell’inizio della storia. Era una brava persona.
Questo è “Bian o la teoria dei barattoli”, lo spettacolo della compagnia teatrale Palinodie, per la regia di Verdiana Vono, che parla di ecologia: un pensiero ecologico è ciò che considera il rapporto tra uomo e paesaggio per riportarlo a un equilibrio che andrà in scena – all’interno della Saison Culturelle – giovedì 10 maggio alle ore 21 al Teatro Splendor.
“La teoria dei barattoli” è però anche un modo di vedere la vita, quasi un racconto mitico che invita a non cercare la felicità o il giusto e lo sbagliato nel confronto con gli altri. È un inno all’azione. Un’esortazione a riempire i propri barattoli fino all’orlo, ascoltando i bisogni profondi e ineludibili invece di costringersi dentro a quello che pensiamo sia lo standard accettabile. I due personaggi cambiano quando diventano il motore del cambiamento, quando l’assenza così presente dell’antenato Bian smette di essere un macigno, ma diventa la rampa sulla quale correre per spiccare il volo. Il tema della morte e della sua accettazione, quello della capacità di guarire e la volontà di voler aderire a questo destino sono lo sfondo per una storia che parla di due persone. A volte sole, a volte arrabbiate, a volte felici.
Il biglietto intero ha prezzo di 10 euro, 8 il ridotto. Lo spettacolo è incluso negli abbonamenti Pleine Saison, Tuttoteatro e Sipario .