CAROUSelles e il suo twist moderno reinventano la Fiera di Sant’Orso

L'appuntamento con le creazioni di Alice e l'arte di Chicco è per mercoledì 30 gennaio dalle 16 fino a notte nella piazzetta del Cavallo Bianco in via Edouard Aubert.
alice foire
Cultura

Da sempre la Fiera di Sant’Orso è sinonimo di creatività e artigianato, ma da diversi anni alcuni giovani hanno cercato di recuperare la tradizione e restituirla al grande pubblico in maniera più contemporanea. In questo contesto si sviluppa l’idea dell’evento CAROUSelles, nel quale il plexiglass delle bellissime creazioni di Alice et Le Sapin sostituisce il legno della Fiera Millenaria, ma la delicatezza delle creazioni e dei soggetti è la stessa che caratterizza l’artigianato tipico valdostano.

Quest’anno, dopo anni passati all’Atelier Noli di via De Tillier, Alice Chiantelassa e Andrea Bettega vogliono “mettersi un po’ più in mostra” e per farlo hanno creato una collaborazione con Federica “Chicca” Pignataro, tatuatrice aostana, che ha concesso volentieri il suo spazio in Piazzetta del Cavallo Bianco, dove si trova il suo studio I’m so Chic: “Ho concesso il mio spazio perché conosco e sostengo le potenzialità e la creatività del lavoro di Alice. Andrea (il marito di Alice ndr) cercava uno spazio in centro e sono stata più che felice della richiesta. Nel mio studio tatuiamo e ci occupiamo di trucco permanente, forme di arte in qualche modo, ed è per questo che qualsiasi altra forma d’arte è e sarà sempre benvenuta per me. Inoltre mi piace l’idea che il mio studio diventi uno spazio condiviso dove altri artisti possano sentirsi a casa”.

Il nome dell’evento rimanda anche al potenziale creativo delle donne, “elles” appunto, e per questo cade alla perfezione la scelta dell’ospite e artista d’onore dell’evento: Chicco Margaroli. Personalità eclettica e dalle mille storie, i suoi progetti sono sempre radicati sul territorio, ma con un’anima estremamente vagabonda, è una delle artiste più quotate del panorama valdostano e italiano al momento. Le sue installazioni sono riconoscibili a colpo d’occhio, basti pensare al riutilizzo di alcuni materiali spesso destabilizzanti, come i cuori di vitello disidratati o le foglie di porro, sempre con l’intento di sensibilizzare il pubblico nei confronti di tematiche specifiche e difficili da affrontare. La base dei suoi lavori è quella di recuperare la tradizione per restituirla sempre cercando di far sì che lo spettatore possa interrogarsi. Recuperare ciò che la storia e il sapere antico hanno insegnato all’uomo per restituirlo al mondo moderno: questa chiave di lettura di Chicco si sposa perfettamente con la sua creazione principale, Dzoyé, il sabot che l’artista ha concepito negli anni innovando la calzatura tipica della Fiera e del mondo agricolo valdostano. Per l’occasione la Margaroli ne ha creato un paio in tema con l’evento e lo esporrà durante CAROUSelles.

L’appuntamento con le creazioni di Alice e l’arte di Chicco è per mercoledì 30 gennaio dalle 16 fino a notte nella piazzetta del Cavallo Bianco in via Edouard Aubert.

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