Per concludere il suo cortometraggio “Prima dell’Aurora”, la giovane regista valdostana Chiara Zoja ha deciso di avviare un crowdfunding sulla piattaforma “Produzioni dal basso”. Il progetto è nato all’inizio del 2024, quando l’idea si è aggiudicata il secondo premio del concorso “Match & Catch”, organizzato dalla Film Commission Vallée d’Aoste.
Il cortometraggio racconta la storia di Aurora Vuillerminaz, nome di battaglia Lola, staffetta partigiana arrestata e uccisa il 16 ottobre 1944. La giovane era impegnata a guidare un gruppo di fuoriusciti dal confine svizzero verso la Valle di Cogne, in un’operazione che si concluse tragicamente. “Prima dell’Aurora è una storia di coraggio, di bellezza, di ricordo, d’amore, quell’amore che solo può animare il fermento di chi ha vent’anni, quella passione che sprona a lottare per qualcosa di più grande, ad essere fedeli ad un ideale a qualsiasi costo”, spiega la regista.
Negli scorsi mesi, la troupe messa insieme per la realizzazione del corto che vede come casa di produzione la valdostana L’Eubage, ha lavorato alle ricerche storiche, alla scrittura del film e alle prime riprese. Ora è arrivato il momento della post-produzione che include il montaggio, il lavoro sul sound design e la color correction. Per finanziare queste ultime fasi, si è reso necessario avviare una raccolta fondi. Sulla pagina dedicata al crowdfunding, Zoja scrive: “L’obiettivo è di far conoscere il progetto sul territorio e soprattutto di raccogliere i fondi che ci permetteranno di concludere la creazione del corto al meglio delle possibilità”.
Per raccontare l’ultima missione di Lola, Chiara Zoja ha scelto combinare documentario, animazione e materiali d’archivio, intrecciando un viaggio sui luoghi del tragitto di Lola con i racconti di quattro donne valdostane che in modo diverso hanno incrociato ed amato la storia della giovane partigiana. Dal quartiere operaio di Aosta, con la geografa Cecilia Lazzarotto, si passa agli archivi dell’Istituto Storico di Aosta con Silvia De Gattis, proseguendo al cimitero di Villeneuve con la scrittrice Sofia Cossard. Il percorso si conclude nella casa-atelier dell’artista Barbara Tutino, ai piedi delle montagne che Lola non riuscì a raggiungere. Al progetto sta collabarando anche la cantautrice valdostana Jakido che sta componendo la musica ad hoc per il film, prendendo spunto dai canti partigiani, fino ad arrivare a sonorità moderne e trap.