Dal novembre scorso all’Area megalitica 13.400 visitatori, solo la metà paganti

Oltre all'incarico da direttore esterno, previsto nella prima variazione di bilancio regionale, si pensa ad una esternalizzazione della gestione. "L'Area megalitica non potrà continuare ad essere totalmente in gestione diretta della Regione"
L'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
Cultura

La gestione dell’Area megalitica di Aosta in futuro non sarà più totalmente a carico della Regione. Ad anticiparlo in Consiglio regionale l’Assessore regionale alla Cultura Jean-Pierre Guichardaz. In tutti questi anni il sito, “un unicum, il più grande coperto d’Europa”, non è riuscito ad attrarre un numero di visitatori adeguato alla spesa fino ad oggi effettuato per valorizzare i reperti.
Con l’approvazione della prima variazione di bilancio è stato messo il primo “mattone” sulla riorganizzazione della gestione, stanziando le risorse per l’incarico di direttore esterno “con competenze museali per il coordinamento della struttura temporanea per la gestione immediata dell’area”. Un altro incarico arriverà, ha annunciato l’Assessore rispondendo a due iniziative di Simone Perron della Lega Vda e Chiara Minelli di Pcp, per studiare “l’eventuale esternalizzazione della gestione del sito”. E’ già invece in essere un incarico per le attività di comunicazione affidate “ad una professionista proveniente da un’esperienza ventennale del museo egizio di Torino”.

Altri consulenti sono al lavoro per aiutare gli uffici “nella definizione dell’identità del sito e su un piano di comunicazione e marketing.” Gli approfondimenti in corso riguardano: l’analisi dei pubblici, i target raggiunti e quelli ancora da raggiungere, la possibilità di “produrre ricavi duraturi”, con la revisione di alcuni “parametri per la sostenibilità, fra cui le tariffe di ingresso”. 

“La futura gestione non potrà continuare a essere totalmente diretta da parte della Regione – ribadisce l’Assessore –  proprio per la complessità e rilevanza del sito con l’obiettivo di mettere in atto strategie per incrementare l’affluenza e sviluppare nuovi pubblici”.

Dalla riapertura del novembre scorso il sito ha visto 13.400 visitatori, di cui però soltanto la metà paganti.  “Un numero sicuramente limitato rispetto al potenziale” ammette l’Assessore, spiegando come la quota dei non paganti è legata alla settimana di gratuità successiva all’inaugurazione del sito, agli eventi organizzati da enti pubblici e istituzioni, oltre che ai minori di 18 anni (Nda da legge regionale non pagano l’ingresso ai siti culturali valdostani).

Le scuole quest’anno soltanto in minima parte hanno inserito l’area megalitica nel programma scolastico,  in quanto la proposta è arrivata successivamente all’inaugurazione del novembre scorso. “Quest’anno la circolare è stata inviata a maggio con un programma reperibile anche sul sito web della regione”.

Fra le azioni che a breve verranno portate avanti c’è la creazione di una “strategia di comunicazione per intercettare nuovi target, si aumenterà la presenza in città e fuori di manifesti dedicati all’area megalitica, si acquisteranno spazi pubblicitari nelle regioni limitrofe e oltralpe e si veicoleranno informazioni sui social. Stiamo ragionando anche sull’identità del museo e sullo sviluppo di un merchandising per aumentare e migliorare la sua brand reputation del sito”.

Ragionamenti sono in corso anche sulla possibilità di inserire nella piazza dell’Area megalitica, aperta al pubblico, in fase di realizzazione, un punto ristoro, che nei progetti iniziali non era stato preso in considerazione “per non entrare in competizione con le attività della zona”.  “Si stanno effettuando valutazioni in merito per realizzare anche una caffetteria interna all’area”.

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