Saranno la sceneggiatrice, artista visiva e regista Irene Dionisio, il vicedirettore di Rai Due Paolo Corsini ed il giornalista Benti Banach, i componenti della giuria internazionale di esperti che determinerà i vincitori del Cervino CineMountain 2021, la XXIV edizione del festival del cinema di montagna più alto d’Europa, in programma a Cervinia e a Valtournenche dal 31 luglio al 7 agosto.
Una giuria – si legge in una nota – che spazia in tutti gli ambiti del cinema, che attinge all’expertise del piccolo e del grande schermo, italiano e internazionale, e che rispecchia l’anima del Festival e il tema scelto quest’anno, il tempo vissuto in montagna.
La giuria
In giuria ci sarà quindi la cineasta, sceneggiatrice e artista visiva torinese Irene Dionisio, che ha diretto per tre anni lo storico festival LGBTQI – Lovers organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. I suoi film hanno ottenuto numerosi riconoscimenti italiani e internazionali, in particolare con “Le ultime cose”, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, nominato per i David di Donatello e vincitore di un Nastro d’Argento Speciale per la sceneggiatura nel 2017. Nel 2020 è stata premiata con il Premio Giuseppe Bertolucci, alla miglior giovane regista europea under 35.
Insieme a lei il giornalista Paolo Corsini, dallo scorso agosto 2020 alla vicedirezione di Rai Due. Laureato in Storia Medioevale, opinionista, docente universitario, Corsini è un grande amante della montagna ed esperto di economia. Nel 2004 ha realizzato e condotto su Radio1 “K2 cinquant’anni dopo“, seguendo come inviato la spedizione italiana sulla seconda vetta più alta del mondo, in occasione del cinquantenario della conquista della cima. Lavora in Rai dal 1996 ed è stato vicedirettore del Giornale Radio (Gr1, Gr2 e Gr3) e di Radio1.
Chiude il terzetto Benti Banach, giornalista professionista, membro del comitato di selezione del Dutch Mountain Film Festival, il più importante festival del cinema di montagna olandese. Particolarmente affascinato dall’Himalaya, con il paesaggio unico, le persone, la cultura e la religione, lì ha lavorato come guida turistica, giornalista e insegnante volontario. Da sempre cerca le storie e le persone dietro i nudi fatti, portando spesso a una fonte inaspettata e con lo stesso atteggiamento cerca di guardare ai film e ai film di montagna.
A loro spetterà l’arduo compito, come ogni anno, di assegnare l’Oscar del cinema di montagna, il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, selezionato tra i film vincitori dei più importanti festival internazionali di categoria appartenenti al circuito dell’International Alliance for Mountain Film, e gli altri premi delle varie categorie in Concorso.
