Due giorni di vibrazioni blues al Giacosa di Aosta

La quinta edizione del Festival prende il via questa sera dalle ore 21 con l'esibizione di Max "The Alligator" Lazzarin, il pianista veneto che si ispira allo stile New Orleans e di Eddie "The CHief" Clearwater, l'83enne di sangue Cherokee.
Cultura

Le note dell’album “Don’t touch my shoes” del pianista padovano Max "The Alligator" Lazzarin apriranno questa sera alle 21 al Teatro Giacosa la quinta edizione dell’Aosta Blues Festival.
Due le serate in programma, oggi e domani, ad ingresso gratuito, che vedranno l’alternarsi sul palco del Teatro Giacosa alcuni importanti esponenti della musica Blues nazionale ed internazionale.
Ispirato dallo stile New Orleans, nel nuovo album Lazzarin pone la firma su otto delle dodici tracce che sono la naturale continuazione di “Baron Samedi” , il disco che nel 2006 l’ha portato agli onori della ribalta.

Ad animi scaldati entrerà in scena, dalle 22.30, l’83enne dal sangue Cherokee, Eddy “The Chief” Clearwater, uno dei rappresentanti della Chicago Blues.
Influenzato nel suo stile dai grandi Magic Sam e Chuck Berry, Clearwater  propone un “rock-a-blues” che alterna Rock'n'Roll, Gospel, Country e Blues, proprio questo particolare mix lo porta alla nomination per un Grammy Award nel 2003 con l'album "Rock 'N' Roll City", dopo aver vinto nel 2001 come miglior artista di Blues contemporaneo.

La seconda serata di Aosta Blues sarà invece inaugurata dall’inglese, Jon Cleary accompagnato dalla sua band, gli Absolute Monster Gents, nata nel 1994, in occasione del New Orleans Jazz and Heritage Festival.
Gli amanti del serial Dr. House, forse ricorderanno il nome di Jon Cleary e degli Absolute Monster Gentlemen…infatti il gruppo figura nella colonna sonora ufficiale del telefilm al fianco di star come Ben Harper, Joe Cocker, Elvis Costello…

Dalle 22.30 sul palco infine saliranno i Watermelon Slim & The Workers a cui spetta il compito di chiudere la quinta edizione del Festival.
Con il nome d’arte Watermelon Slim, il camionista di Boston Bill Homans,  ha nel 2006 scalato le classifiche e sbancato ogni premio e festival: sei le nomination ai Blues Music Awards, primo posto nella classifica dei Top Blues CD di Mojo Magazine, vince l’Indipendent Music Award come Blues Album Of The Year, raggiunge il primo posto nelle charts di Living Blues Radio, il tredicesimo nella classifica blues di Billboard Radio e vince il Blues Critic Award come Album del 2006.

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