Il progetto “Engage-toi! Scrivi la canzone del tuo presente”, nato come un’iniziativa della Scuola di Formazione e Orientamento Musicale – Sfom per offrire ai giovani un’opportunità di formazione creativa e collaborativa, si è concluso con la realizzazione e pubblicazione di tre video musicali.
Rivolto a partecipanti dai 14 ai 29 anni, il progetto ha raccolto circa 25 ragazzi e ragazze che hanno lavorato e creato insieme tre video musicali su tre temi di attualità: il cambiamento climatico, i flussi migratori e l’identità di genere. I partecipanti hanno lavorato sotto la guida di Andrea Carlotto, Michel Domaine, Simone Momo Riva, Andrea Sago Di Renzo e Fabio Réan.
“Il progetto è stato molto soddisfacente ma anche molto laborioso, perché l’obiettivo era alto, cioè creare una vera e propria crew produttiva che riuscisse a ideare, realizzare, interpretare essere presente a tuttotondo in questo percorso. Questo ha fatto sì che sui 25 iscritti solo 9 persone sono rimaste attive fino alla fine, mostrando una grande passione per il lavoro che stavano svolgendo. I tutor sono stati veramente molto disponibili e hanno fatto davvero un lavoro stupendo per cui li ringraziamo davvero. Penso che l’iniziativa abbia colto nel segno e penso che abbia avvicinato molto i ragazzi tanto che alla fine hanno proprio creato un gruppo spontaneamente, si sentono ancora e sono molto fieri del lavoro che hanno fatto insieme”, dichiara il coordinatore di Sfom Enrico Montrosset.
“Frammenti di Climax”: riflessioni sul cambiamento climatico
Il primo video, intitolato “Frammenti di Climax”, esplora il tema del cambiamento climatico, invitando a riflettere sulle conseguenze ambientali e sociali del problema. Il video è un racconto collettivo e personale, realizzato in collaborazione da tutti i partecipanti, che punta a sensibilizzare sul rispetto dell’ambiente e a promuovere un cambio di prospettiva sul tema.
“Lavorare con questi ragazzi ha rinnovato in me un’intensa passione, riportandomi alle origini della mia creatività, alimentata da un’urgenza espressiva. È stato emozionante vedere come il gruppo, pur essendo eterogeneo per età ed esperienze, sia riuscito a creare qualcosa di unico, fondendo idee e energie in un prodotto denso di emozione e significato” commenta Andrea Carlotto, supervisore del progetto.
“Appeso al finestrino”: un viaggio tra i flussi migratori
Il secondo video, “Appeso al finestrino”, è invece una testimonianza visiva ed emotiva sui flussi migratori, raccontati attraverso gli occhi di chi ha vissuto queste esperienze. Secondo il videomaker e supervisore del progetto, Fabio Réan, l’esperienza è stata “un viaggio arricchente in cui abbiamo cercato di raccontare la realtà dei migranti. La scelta di usare un vecchio van come ambientazione principale ha permesso ai partecipanti di esplorare liberamente il tema, esprimendosi in modo autentico attraverso la videocamera, che spesso veniva passata di mano in mano tra i ragazzi. È stata un’esperienza di condivisione e collaborazione che ha permesso di creare un legame autentico e profondo tra tutti i partecipanti, rendendo il risultato finale ancora più potente”.
“Di Martedì”: un delicato racconto sull’identità di genere
Il terzo e ultimo video del progetto, “Di Martedì”, affronta il tema dell’identità di genere, sviluppandolo con sensibilità e delicatezza. Il video si sviluppa come una ipotetica lettera di un padre al figlio, che parte da un racconto intimo per allargarsi a una riflessione più ampia sull’empatia e la lotta contro gli stereotipi. Michel Domaine, tutor del gruppo, ha spiegato: “I ragazzi si sono immersi nel tema con entusiasmo, creando un prodotto originale e socialmente impegnato. Questo progetto transmediale ha permesso loro di esplorare l’identità di genere in modo personale, creando una narrazione che va oltre il semplice videoclip.”
“Engage-toi!” si è rivelato un progetto capace di coinvolgere i giovani e di stimolare in loro riflessioni profonde, che sono state restituite sotto forma di video emozionanti e ricche di significato. La restituzione di questi tre video rappresenta non solo la conclusione di un percorso creativo, ma anche un importante contributo culturale, da parte dei partecipanti e dei tutor, alla comunità.