Etto Margueret e l’energia dei suoi colori in mostra alla Biblioteca regionale di Aosta

Una mostra antologica divisa in tre sezioni presenta la produzione creativa di questo artista: tra visi lunghi, paesaggi e animali Etto si presenta con una novità: è passato alla tecnica a spatola per dare nuova forza alle sue opere.
Etto Margueret
Cultura

C’è sempre un misto di curiosità e attesa quando arriva una mostra di Etto Margueret, pittore valdostano, ormai noto per la “Tribù dei visi lunghi”, l’etichetta che si porta dietro e che richiama i  ritratti di personaggi famosi, allungati e deformati, di cui è artefice. La curiosità è rivolta soprattutto ai nuovi volti che vanno di volta in volta ad arricchire questa particolare e variegata collezione.

A soddisfare il quesito è oggi la mostra antologica “L’énergie de la couleur”, ospitata fino al 6 marzo 2011 all’Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale di Aosta, dove scopriamo che sono i grandi compositori come Mozart, Verdi e Chopin, o gli artisti come Bruce Springsteen, Ray Charles, Michael Jackson. o ancora uomini e donne di pace come Suor Maria Teresa di Calcutta, Gandhi,  Nelson Mandela, i nuovi componenti della tribù. Etto Margueret è molto di più di questo però, come è testimoniato nel percorso espositivo che racconta alcuni aspetti della creatività di questo artista.

Tre sezioni tematiche raccolgono la sua produzione. Oltre ai “Visi lunghi” troviamo i paesaggi e gli animali, atri due temi cari al pittore. Non può mancare, infatti, l’omaggio che da sempre Etto, nativo di Saint-Rhemy-en-Bosses, ha voluto fare agli esseri che in gioventù hanno accompagnato le sue giornate, il tutto incorniciato da panorami e montagne suggestive che racchiudono quel mondo a colori rappresentato sempre con disincanto e divertimento. Etto trasforma il suo daltonismo in forza espressiva e innalza un apparente “difetto” a pregio. Tutto ciò regalando al pubblico luci e colori puri che distruggendo in parte la prospettiva, creano una contraddizione stilistica spontanea dagli effetti piuttosto ironici. La grande novità di questa esposizione è però il cambio di tecnica pittorica di Margueret che passa alla spatola, dando nuova corposità e nuovo risalto alle sue opere.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte