“Fauve”, Post-impressionista, espressionista. Tante le definizioni che hanno accompagnato e accompagnano la vita e le opere di Henri Matisse, il grande pittore francese morto nel 1954 che da sabato 7 luglio a domenica 14 ottobre sarà protagonista al Forte di Bard.
L’esposizione “Henri Matisse. Sulla scena dell’arte” si avvita attorno ad una tematica centrale all’interno della vasta vita artistica del pittore di Cateau-Cambrésis: il rapporto con il teatro e la produzione di opere legate alla drammaturgia. Una mostra inedita che porta al Forte oltre 90 opere realizzate in un arco temporale di 35 anni, dal 1919 fino alla morte dell’artista, ovvero – principalmente – la cosiddetta “période Niçoise”, riferita a quando Matisse, nel 1917, scelse Nizza come luogo principale della sua creazione artistica.
Quattro le grandi sezioni del percorso espositivo curato da Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster: Costumi di scena, Matisse e le sue modelle, Le odalische, Jazz. Una selezione di opere illustra infatti il rapporto tra l’artista e le sue modelle, “attrici” della sua arte, mentre l’esposizione di oggetti, collezionati dall’artista dà conto dell’interesse di Matisse per il decorativismo di influenza orientaleggiante. Negli anni Quaranta, infine, Matisse sviluppa la tecnica dei “papiers découpés”, di cui le opere della serie “Jazz” sono la testimonianza più importante.
I capolavori – tra tele, disegni e opere grafiche – provengono dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster che possiede nella sua collezione permanente anche la più ampia raccolta di opere di Matisse in Germania. Oltre al museo di Münster, figurano tra i prestatori gli stessi eredi di Matisse, il Musée Matisse di Nizza, che ha concesso in prestito oggetti della collezione privata dell’artista, come fonti di ispirazione e testimonianza dei suoi viaggi, il Musée Matisse di Le Cateau-Cambrésis, i Ballets di Monte-Carlo e la Collection Lambert di Avignone.
L'allestimento della mostra è stato progettato da Nicola Quadri Studio e, a differenza della presentazione del preview della mostra avvenuta nello scorso aprile a Milano, in cui lo spettatore era virtualmente immerso nei colori di Matisse, a Bard, lo Studio è intervenuto con un vero e proprio progetto architettonico di puro restauro conservativo indirizzato al riportare la pianta delle cannoniere all'essenza del progetto di un tempo dove, la forza e l'asprezza delle mura fortificate rendono di grande impatto le sale del vecchio Forte di Bard.