I “Conflitti dimenticati” nelle immagini di Ugo Lucio Borga

La mostra, ospitata nelle sale delle Scuderie del Forte di Bard fino al 13 giugno, ci porta tra i sanguinari conflitti africani che, tutt'ora in corso, hanno determinato sconvolgimenti rilevanti non solo in Africa ma dell'intero pianeta.
Ugo Borga
Cultura
Sono immagini che documentano due dei conflitti più lunghi e sanguinosi che la storia recente ricordi, quelle realizzate dal fotogiornalista Ugo Lucio Borga e che sono al centro della mostra allestita nelle Scuderie del Forte di Bard e che si inaugura sabato 8 maggio. Si tratta della guerra nella Repubblica Democratica del Congo, chiamata anche, in una delle sue fasi, prima guerra mondiale africana per il numero impressionante di stati coinvolti nel conflitto. Un conflitto che ha provocato ad oggi la morte di almeno circa 5milioni e 500mila persone, di cui almeno la metà bambini, spesso obbligati a partecipare attivamente ai combattimenti. Sono conflitti che però raramente leggiamo sui giornali. "Il Congo è uno degli stati più ricchi del pianeta in termini di risorse naturali – spiega Borga – Il suo popolo, uno dei più poveri, mentre decine di multinazionali straniere procedono, in un assordante silenzio mediatico, al saccheggio sistematico di questo Paese, già dilaniato da odi etnici conseguenti al genocidio del Rwanda".
L'altro conflitto "dimenticato" è quello che affligge la Somalia dal 1991. Mogadiscio oggi è una delle città più pericolose al mondo Il tempo medio di sopravvivenza per un occidentale è di circa 3 minuti. Il governo di transizione somalo controlla solo alcuni quartieri della capitale e Mogadiscio, abbandonata a se stessa come l'intera Somalia, è un mattatoio a cielo aperto.
Ugo Borga vive tra Aosta e Torino, ha documentato con parole e immagini i conflitti più sanguinosi del continente africano per numerosi testate nazionali ed estere, tra le quali The Independent, Die Zeit, La Vanguardia, La Croix, La Stampa, Il Corriere della Sera, Rolling Stone, Sport Week, GQ, il Venerdì di Repubblica, Il Manifesto e Nigrizia. Insieme ai colleghi giornalisti Giampaolo Musumeci e Matteo Fagotto ha recentemente fondato il collettivo Shabel, un nucleo estremamente motivato e flessibile che realizza documentari fotografici, audio e video nei luoghi più difficili del continente. Shabel collabora con Skytg24, Channel4, RTL, Radio24, RadioRSI.

 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte