Dopo anni di attesa, dal 22 dicembre il Castello di Aymavilles si inserisce come una perla di una meravigliosa collana, nella prestigiosa lista dei castelli visitabili della Valle d’Aosta. La struttura aprirà le sue porte fino al 9 gennaio 2022. Questa finestra temporale “deve stimolare l’attesa della prossima e definitiva apertura prevista per aprile 2022 – dice la dirigente della Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali, Viviana Maria Vallet– e dare un segno tangibile della complessità dei lavori svolti.”
La cornice del Castello non è da meno dell’opera stessa, dato che si situa in una delle più importanti zone vitivinicole della regione e, come sottolinea la prima cittadina di Aymavilles, Loredana Petey è attorniato dal “Ponte acquedotto del Pont d’Ael e dalla Cripta di Saint-Léger.”
I lunghi e complessi lavori di ristrutturazione hanno permesso la restituzione alla comunità di questo castello, che da una parte si presenta come sontuosa dimora di nobili famiglie come gli Challant, e dall’altra come museo. Infatti, nelle 18 stanze che si sviluppano sui quattro livelli dei Castello, è esposta la parte più prestigiosa della collezione dell’Académie Saint-Anselme che dal 1855 raccoglie i beni più interessanti che raccontano la storia della Valle d’Aosta.
Il risultato della fusione delle due anime del Castello permette di offrire al visitatore un’esperienza unica che cuce insieme la genealogia delle famiglie che in passato hanno abitato il castello, i vari interventi architettonici che hanno caratterizzato l’edificio e la preziosa collezione dell’Académie di Sant’Anselme. Il tutto contraddistinto da una spiccata cura del dettaglio dove nulla è lasciato al caso.
Un po’ di storia
Il Castello di Aymavilles nasce nel 1207 come fortezza, poi nel XIV secolo la famiglia Challant rende il castello più imponente e fa costruire le quattro torri angolari che caratterizzano ancora oggi questo edificio storico. Facendo un balzo storico si arriva nella prima metà del 1700 quando si assiste all’ultimo grande intervento che vede trasformare la fortezza in un edificio tardo-barocco. Venendo a giorni molto più recenti, il Castello diventa proprietà della Regione nel 1970 e, finalmente, oggi, “la comunità valdostana potrà gioire della restituzione di questo bene” evidenzia l’Assessore regionale ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio, Jean-Pierre Guichardaz.
L’offerta turistica della Valle d’Aosta torna, quindi, ad espandersi e rinnova la qualità culturale che contraddistingue il nostro territorio di cui le nostre istituzioni e noi stessi a volte ci dimentichiamo.
Orari apertura (22 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022: 10 – 18, 25 dicembre: chiuso, 1° gennaio: 13 – 18).
Biglietti acquistabili online dal 1° dicembre.