Uno dei luoghi di maggior fascino del Forte di Bard ha aperto ufficialmente al pubblico domenica 7 ottobre. SI tratta delle Prigioni del Forte, il nuovo percorso tematico multimediale collocato all’interno dell’Opera Carlo Alberto. Le anguste celle dove venivano rinchiusi i prigionieri ospitano ora un itinerario che guida il visitatore alla scoperta della storia del sito militare, per secoli strategico luogo di transito. Attraverso filmati, documenti e ricostruzioni 3d di grande impatto i visitatori possono conoscere l’evoluzione architettonica della fortezza e scoprire personaggi e racconti che ne hanno segnato i principali avvenimenti storici dall’anno Mille alla sua ricostruzione nel 1830, sino ad arrivare ai giorni nostri. Al tema dell’assedio napoleonico del 1800 è dedicato uno speciale approfondimento. Inaugurate sabato 6 ottobre dal Presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin e lo storico Joseph-Gabriel Rivolin, le Prigioni hanno aperto al pubblico il giorno successivo, regalando una nuova suggestione che arricchisce ulteriormente il già ricco scrigno di tesori del Forte.
Il percorso, che si divide in quattro sezioni, accompagna il pubblico alla scoperta di angoli ancora sconosciuti della fortezza. Le ventiquattro celle ospitano antiche stampe, dipinti, riproduzioni d’autore. Un filmato relativo alla complessa opera di restauro e ricostruzione del Forte avvenuta tra il 1996 e il 2006 è ospitato nell’atrio centrale da dove il visitatore accede alle prime quattro sale della prima sezione, relative alla trasformazione del Forte attraverso altrettante postazioni caratterizzate da modelli tridimensionali rappresentative delle varie epoche: romana, medioevale, ‘500 e ‘600 e ‘700. Nelle sale successive un filmato dà voce ai personaggi che hanno contrassegnato l’episodio storico più significativo della storia del Forte: l’assedio da parte delle truppe napoleoniche. Seguono poi le sezioni dedicate a Napoleone Bonaparte, alla testimonianza del capitano del Genio militare Francesco Antonio Olivero cui Carlo Felice di Savoia affidò la ricostruzione del Forte dopo il passaggio di Napoleone, a Camillo Benso Conte di Cavour ”prigioniero” di lusso durante la ricostruzione. Nell’ultima sala, si ripercorre la decadenza e la rinascita del Forte nel corso del ‘900 con un’intervista a Ferdinando Jacquemet, testimone vivente in grado di raccontare l’ultimo capitolo della storia di Bard. Il percorso culmina con la proiezione di un’animazione che ripercorre l’evoluzione degli insediamenti militari sulla rocca di Bard dall’anno mille ad oggi.
Il percorso delle Prigioni contribuisce ed arricchisce l’offerta culturale complessiva del Forte Grazie anche all’ offerta di quattro laboratori didattici elaborati a seconda delle diverse fasce d’età degli studenti, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado.