Natalino Massoni, artigiano di Gressan, ci pensava da diverso tempo e alla fine ce l’ha fatta. Per il trentennale della sua presenza alla Foire, non manca dal 1982, ha portato un oggetto caro, a modo suo, alla tradizione valdostana, un mezzo che ancora oggi è legato indissolubilmente al concetto di lavoro. Un’ape in legno, “un tir valdostano” commenta scherzosamente Massoni “Era un po’ di anni che ci pensavo, poi alla fine della scorsa Fiera mi sono messo sotto a lavorare, pian piano, nei mesi, un pezzo alla volta”. L’assemblaggio finale è arrivato due giorni fa con gli ultimi pezzi.
La soddisfazione per il lavoro svolto è evidente, tanto più che, come per ogni pezzo originale che arriva alla Foire, è preso d’assalto dalla folla che procede lungo via Sant’Anselmo. Il muso dell’ape fa capolino da un archetto della via, parcheggiato come se fosse vero. I bimbi sono quelli più attratti, compreso il bimbo dentro ogni adulto. Ci si avvicina, si ammira il dettaglio: il manubrio, il freno a mano “perfettamente funzionante”, aggiunge Natalino, che spiega “venga a vedere, ho fatto anche dei dettagli del motore…” uno sguardo sotto le ruote e voilà, si può ammirare il lavoro certosino di Massoni nella riproduzione dell’ape Piaggio, marchio compreso.
“Il tir valdostano” torna agli onori del pubblico per un giorno, tanto apprezzato da chi lavora nei campi in Valle, l’ape ha accompagnato e accompagna anche oggi i momenti importanti della quotidianità.