Sarà la crisi o il maltempo o ancora la fiera infrasettimanale ma di gente, in questo secondo giorno di manifestazione, se ne vede davvero poca, soprattutto sono pochi quelli che escono dal padiglione enogastronomico di Piazza Plouves con le borse della spesa piene.
Negli ultimi anni davanti al paradiso della tavola si formavano lunghe code e all’interno della tensostruttura bisognava farsi largo fra la gente per poter arrivare ai banchi degli espositori. Quest’anno invece il padiglione sembra una via dello “struscio” domenicale.
A confermarlo sono gli stessi espositori. “I numeri di questa edizione – spiega Lorena Vallet del Caseificio omonimo – sono nettamente inferiori rispetto alle precedenti.“
Poca gente ma soprattutto pochi affari “Tutti sono più attenti a quello che spendono – continua la signora Vallet – comprano sì ma quantitativi ridotti”.
Della stessa opinione Maria de “La Valdotaine” di Saint-Marcel. “Si vende bene il piccolo mentre abbiamo risentito la crisi sui distillati e il vino”.
Va un po’ meglio al Lardo di Arnad, prodotto da alcuni anni esportato e conosciuto in Russia “Ieri abbiamo avuto numerosi russi che ci sono venuti a trovare – spiega Elida Challancin della Maison Bertolin di Arnad – Grazie agli stranieri possiamo dire che le vendite stanno andando discretamente”.
Si affidano ai clienti affezionati poi i piccoli produttori. “Sabato e domenica molti valdostani che conoscono i nostri prodotti – spiega Silvia della birra artigianale “Chaco” di Etroubles – ci sono venuti a trovare. Oggi e ieri tutti lavorano e quindi si vede un po’ meno gente, comunque non ci lamentiamo perché la Fiera è sempre pubblicità per noi piccoli produttori”.
Anche al “paradiso dei golosi di Cogne” le vendite, pur con un leggero calo, tengono grazie ai valdostani che conoscono e apprezzano i prodotti. Stessa situazione per l’azienda Aglio, Olio e Peperoncino. “Siamo felici soprattutto per sabato e domenica – sottolinea Lorenzo – speriamo che tutte le persone che si sono fermate ad assaggiare i nostri prodotti, apprezzandoli, tornino poi a comprarli”.