Inaugurato l’Anno Accademico dell’Università della Valle d’Aosta

L'Ateneo è in continua crescita: nel numero delle iscrizioni, dell'offerta formativa, del personale, degli spazi e delle reti di ricerca e collaborazioni avviate con l'estero ma non solo. Gli interventi dei rappresentanti dell'Ateneo valdostano.
Ouverture del duo Simaku-Grimod della SFOM
Cultura
Poco dopo le 11,30 è stato ufficialmente inaugurato, presso la sede dell’Università della Valle d’Aosta, l’Anno accademico 2007/2008, a termine del discordo del Magnifico rettore Pietro Passerin d’Entrèves. Presenti le massime cariche accademiche, regionali e militari della Regione.
E' un ateneo, quello valdostano, che continua a crescere nel tempo e che continua a raccogliere i frutti di un lavoro incessante che punta alla crescita e allo sviluppo dell’Università della Valle d’Aosta. Crescita evidenziata dal rettore dell’ateneo “Pur permenendo numerose difficoltà a livello nazionale per quanto riguarda la normativa universitaria – ha commentato Passerin d’Entrèves – l’ateneo valdostano è cresciuto ulteriormente ed ha raggiunto ormai un buon livello, al apri dei migliori atenei italiani”. Lungo e dettagliato è stato il resoconto dell’attività svolta nel corso di questi anni, delle collaborazioni con i diversi assessorati della Regione, delle reti di ricerca attivate. In questo contesto è stato evidenziato il legame creato con il Politecnico di Torino con il quale nel mese di maggio è stata siglata la Convenzione per la creazione di un Polo di servizi formativi, ricerca e trasferimento tecnologico a Verrès “un sistema che vede il suo punto di forza nell’integrazione tra i sistema universitario e imprese”.

Il 2007 ha visto importanti novità nell’organizzazione generale del nostro Ateneo – ha continuato il Magnifico rettore – In primo luogo l’inserimento dell’Università della Valle d’Aosta nel Patto di stabilità, oltre all’approvazione del nuovo Regolamento Didattico di Ateneo”.

Proprio sul Patto di Stabilità, il presidente del Consiglio dell’Università Luciano Caveri, ha evidenziato come l’Università della Valle d’Aosta rientri a pieno titolo nel Patto “ che offrirà un quadro finanziario di certezza garantendo maggiore tranquillità economica di respiro triennale che garantirà una buona programmazione”.
Caveri ha inoltre parlato dei problemi di Edilizia Universitaria che troveranno soluzione ed una risposta definitiva nella Caserma TestafochiLo studio di fattibilità inserirà l’Ateneo valdostano in un nuova dimensione, nel cuore della città. L’accordo di programma sarà sottoscritto entro il 22 maggio 2008”. Il presidente della Consiglio dell’Università ha inoltre evidenziato come tutto l’iter in materia sia stato veloce. Caveri ha chiuso con un invito all’ottimismo: “Al di là delle tensioni che si creano tra politica e Università – ha evidenziato – il lavoro richiede uno sforzo da entrambe le parti per il bene comune e lo sviluppo dell’Ateneo. Dal 2000 l’Autonomia valdostana è più ricca grazie all’istituzione dell’Università della Valle d’Aosta: intuizione felice e ricca di speranze. Senza l’apporto dei docenti e professori – ha continuato Caveri – oggi non potremmo avere una realtà così consolidata”.

Tra le altre novità citate da Passerin d’Entreves figurano poi l’istituzione della Commissione per l’Orientamento che coordina da qualche tempo le attività di programmazione e di consolidamento dei servizi rivolti agli studenti e che gestisce le relazioni con le scuole di secondo grado della Valle d’Aosta. Proprio con l’Assessorato regionale all’Istruzione è poi in corso la messa a punto di misure correttive che permetteranno di semplificare tutta quella parte burocratica relativa a iscrizioni, costi, rimborsi, esoneri e altro, “per ridurre rischi di errore e soprattutto i tempi che lo studente deve dedicare a queste formalità”.

Cresce, oltre all’attività e al personale, anche il numero di iscritti. Sono 1294 gli studenti iscritti all’anno accademico in corso (nel 2006/2007 erano 1192), un numero ben lontano da quegli iniziali 100 iscritti del 2000, anno di inizio dell’attività dell’Ateneo valdostano. Cresce il numero di corsi, e tra questi quelli che più attirano l’attenzione degli studenti da fuori Valle (189 studenti, di cui 179 dall’Italia e soprattutto dal Piemonte, e 10 dall’estero) sono il corso di laurea in Lingue e Comunicazione, Psicologia e i corsi SISS. Cresce anche, con l’incremento dell’offerta, anche il numero dei docenti: 218 di cui 55 dicenti a ruolo e 163 docenti a contratto.

A chiusura della mattinata, prima della Lectio Magistralis del prof. Alessandro Zennaro, l’intervento della rappresentante degli studenti, Sara Trevisan, ha puntato l’attenzione, oltre chesull'importanzadegli scambi internazionali tra sudenti, anche sull’”unicità dell’Ateneo valdostano, inserito in un contesto storico, culturale e ambientale ricco di interesse e fascino” e su alcune problematiche come “la mancanza di strutture di accoglienza per gli studenti non Valdostani” costretti a sostenere spese di affitto molto costose in appartamenti spesso lontani dalla sede universitaria, oltre alla mancanza di mezzi pubblici e parcheggi.

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