Kay Rush si inventa scrittrice. ‘Il seme del desiderio’ è il suo primo romanzo

Presentato alla libreria Minerva ad Aosta il suo romanzo autobiografico Una vicenda che racconta delle donne, della maternità, dell'amore vissuto da generazioni diverse e del peso dei segreti quando si fanno vivi i fantasmi del passato.
Kay Rush alla libreria Minerva durante la presentazione del suo libro
Cultura

“Ho scritto un libro perché era un mio sogno nel cassetto”,  racconta Kay Rush alla libreria Minerva di Aosta,  in occasione dell’ iniziativa organizzata dal Consiglio regionale in collaborazione con il Panathlon International Club Valle d’Aosta per la presentazione del suo primo romanzo “Il seme del desiderio”, edito da Sonzogno.

Nata negli Stati Uniti da madre giapponese e padre tedesco, giornalista, conduttrice radiofonica e televisiva, attrice oltre che autrice di programmi e scrittrice; approda in Italia negli anni ’80 e viene subito reclutata dallo scopritore di talenti Claudio Cecchetto. Da qui la carriera in Radio Deejay, in televisione e la lunga serie di interviste ai nomi più famosi della storia musicale internazionale.
“La musica mi ha dato molto” si legge nella sua biografia, tanto che dopo gli ultimi anni passati in Radio Montecarlo la Rush ha pubblicato anche diverse compilation di successo.
Eclettica al limite dell’insoddisfazione nel lavoro e nel tempo libero, ha sempre cercato di non perdersi niente della vita: viaggia, pratica immersioni, è sommelier e oltre ad essere stata la prima donna italiana a volare in parapendio, la passione per la montagna l’ha portata a scalare Monte Bianco, Cervino e diverse altre notevoli vette… tutto lascia pensare che non voglia fermarsi!

Il seme del desiderio” è un romanzo autobiografico solo per i luoghi, si svolge infatti in bilico tra Italia e Stati Uniti. E’ una vicenda che racconta delle donne, della maternità, dell’amore vissuto da generazioni diverse e del peso dei segreti quando si fanno vivi i fantasmi del passato. “Ho scelto di parlare di donne perché le donne sono complesse, su di loro ci sono molte cose da raccontare!”. Però il libro è dedicato a Ismael, il marito: ”Certamente, è grazie alla serenità che vivo accanto a lui che ho potuto scrivere questa storia”.
Nessuna anticipazione sul nuovo romanzo al quale Kay sta già lavorando ma già le brillano gli occhi mentre si lascia scappare che “sarà una storia d’amore, e basta”. E chissà che prima o poi non decida di stupirci ancora con il libro horror che sogna di scrivere “magari con uno pseudonimo!”.
Un’ultima domanda per Kay “Beatles o Rolling Stones?”, risposta senza indugio “Rolling Stones, of course!”

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