Osservare il cielo notturno è sempre emozionante, ma lo sarà ancora di più tra fine gennaio e inizio febbraio 2023. Dopo circa 52mila anni la cometa C/2022 E3 ZTF, anche detta cometa di Neanderthal, è tornata nel nostro sistema solare, e ha raggiunto il perielio, il punto più vicino al Sole (una distanza di 166 milioni di chilometri), giovedì 12 gennaio. Nei prossimi giorni la cometa ci regalerà uno spettacolo unico avvicinandosi alla nostra Terra per la prima volta da quando i nostri cugini neanderthaliani avrebbero potuto avvistarla nel cielo. Nelle notti attorno a mercoledì 1° febbraio avremo una delle occasioni migliori per osservare il passaggio della cometa che, secondo alcuni scienziati, potrebbe essere visibile dall’Italia e dalla nostra Valle anche ad occhio nudo premesso che il cielo sia abbastanza buio.
Le comete sono un corpo celeste imprevedibile e dal potenziale distruttivo. Per fortuna C/2022 E3 ZTF sarà abbastanza vicina da poterla osservare, ma abbastanza lontana da non costituire un pericolo passando, nel suo punto più vicino alla Terra, a 42 milioni di chilometri di distanza. La cometa ha un’orbita molto lenta, ma questa non è la sua unica caratteristica notevole. Secondo alcuni scienziati non si tratta di un’orbita chiusa, ma iperbolica e questo significa che potrebbe essere l’ultima volta che la nostra specie avrà l’occasione di osservare da vicino questo oggetto astronomico.
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Il nocciolo della cometa misura circa un chilometro di diametro. La cosa che rende davvero affascinante osservare questo oggetto è il colore della sua chioma (la parte più vicina al nocciolo), di un verde inconfondibile probabilmente dovuto alla presenza di carbonio molecolare, rilasciato dalla superficie della cometa ed eccitato dalla radiazione solare.
Alle latitudini italiane, nei giorni di massimo splendore tra fine gennaio e inizio febbraio la cometa sarà circumpolare, il che significa che sarà visibile per tutta la notte al di sopra dell’orizzonte. Gli astronomi prevedono che la cometa si troverà vicino alla costellazione della giraffa, o Camelopardalis, ma è possibile seguire la sua posizione (quasi) in tempo reale utilizzando il sito The Sky live. Il consiglio per i valdostani è quello di rivolgere lo sguardo verso Nord-Ovest, nella zona del cielo dove si può trovare anche la stella polare. Il vero limite per l’osservazione è rappresentato dall’interferenza della Luna, che sarà crescente raggiungendo la fase di luna piena venerdì 5 febbraio. Il nostro satellite sarà particolarmente invadente nelle serate clou anche perché si trova molto vicina alla costellazione della giraffa.
Nel caso in cui sia troppo difficile osservarla ad occhio nudo, basterà un semplice binocolo da escursione naturalistica per aiutare il nostro sguardo ad intravedere l’inconfondibile cometa “verde” di Neanderthal, sullo sfondo di un meraviglioso cielo invernale.