La pluralità della materia alternativa diventa un libro con Laura Marzi

L'opera prima della scrittrice e giornalista valdostana edito da Mondadori è uscito nelle librerie ed è stato presentato in Cittadella
Laura Marzi
Cultura

Materia alternativa come antidoto contro l’uniformità del pensiero: il primo romanzo di Laura Marzi suona come un inno alla pluralità del pensiero e come un canto corale vuole farsi strada. La stessa autrice spiega la genesi del suo libro ritornando su una fase della sua storia personale e scoprendo le carte su quanto di suo ci sia (e quanto no), nel percorso della protagonista che finisce assolutamente con l’essere un personaggio a tutti gli effetti e non un vago: “Ho insegnato materia alternativa, appunto, e ho vissuto anche io in molti monolocali che assomigliavano più a delle tane che a delle abitazioni vere e proprie. La protagonista del romanzo, però, non solo ha una storia personale e familiare che è solo sua, ma ha anche un approccio all’esistenza che appartiene a lei e non a me. È una donna distaccata, dura e fragilissima. Per me è stata un’esperienza davvero interessante incontrarla sulle pagine e vivere attraverso i suoi occhi e il suo corpo sia l’esperienza dell’insegnamento, che conosco, sia le sue avventure personali”.

La Materia alternativa parla di voci diverse, pensieri diversi e modi di intendere la vita e di viverla. Le voci sono quelle dei ragazzi che non fanno l’ora di religione e che si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che non solo non conta a fine anno, ma che addirittura non ha un’aula e si esprime solo se i ragazzi non fanno l’ora di religione. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia. Una protagonista quindi c’è e anche la sua vita diventa un tassello fondamentale di questo romanzo. Se in classe è appassionata e intransigente, fuori dalla scuola la sua vita è caotica e piena di crepe; abita in un monolocale di diciotto metri quadri e pratica con convinzione la materia alternativa all’amore: cerca gli uomini quando è triste e si annoia, da loro vuole il gioco, la tenerezza, il piacere, rifugge dalla religione della coppia e non crede che fare un figlio e costruire una famiglia possa dar senso a una vita.

Laura Marzi
Laura Marzi

Al suo primo romanzo, Laura Marzi è prima di tutto giornalista e ricercatrice con un dottorato in Studi di Genere e Letterature Comparate all’università di Paris 8 e alle spalle anni di lavoro sui testi e quindi di scrittura. Collabora con varie testate giornalistiche tra cui Il Manifesto, Il Tascabile e Leggendaria. La sua voglia di scrivere era chiara fin da piccola, quando i casi di cronaca e l’attualità già l’affascinavano: “Quando morì il presidente Sandro Pertini, io ero una bambina di otto anni, ricordo che avevo affisso la notizia sulla porta della mia cameretta, che era anche la sede del mio giornale. Ecco, è lì che ho iniziato a scrivere”. Da quella notizia affissa sulla porta all’incontro casuale con la casa editrice Mondadori sono passati diversi anni, ma non è cambiata la voglia di raccontare e di cercare il modo migliore per descrivere le diversità e la ricchezza che queste possono donare alla narrazione del mondo: “Nel libro ci sono vari protagonisti: fin da quando mi sono messa a scrivere ho avuto la necessità di creare un racconto corale, in cui coesistessero diversi punti di vista. Ultimamente ci si trova spesso di fronte a testi basati sull’espressione di un’unica voce, a volte sono romanzi bellissimi, a volte no. Anche nel mio romanzo c’è un io narrante forte, ma appunto insieme a lei ci sono molti personaggi e “personagge”. Quindi, la pluralità è protagonista. Una molteplicità di visioni, esperienze, religioni, traumi, condizioni economiche che costituisce poi la realtà del contesto in cui è ambientato il romanzo: un quartiere semi-periferico di una grande città”.

Il libro di Laura Marzi nelle librerie a partire da oggi, 8 marzo, è stato presentato all’incontro alla Cittadella dei Giovani: “Il femminismo necessario”. Il 19 marzo l’autrice sarà ad Aosta, alla Libreria Brivio, in Piazza Chanoux e con lei ci saranno, in veste di moderatori, Chiara Bernardi e Federico Gregotti.

Laura Marzi
Laura Marzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte