Donnas apre oggi all’artigianato di tradizione inaugurando quella che è ormai la sorella minore della Millenaria di Aosta, la Fiera di Sant’orso della bassa Valle anticipa così come di consueto l’appuntamento clou con l’artigianato di tradizione del 30 e 31 gennaio. Il borgo accoglierà, da oggi fino a domenica 15 gennaio, la 1012 fiera di Donnas.
Ad aprire i festeggiamenti sarà la tradizionale veillà che inizierà alle ore 21 e fino a notte fonda, nel borgo di Donnas, sarà possibile gustare prodotti della tradizione enogastronomica della Valle accompagnati da musica, canti e danze che avranno quale palcoscenico venti cantine che apriranno i battenti per l’occasione. Sabato 14 gennaio alle 19.30 è in programma la caratteristica Fiaccolata per il Borgo in onore degli artigiani, a seguire Santa Messa nella Chiesa di Sant’Orso. Alle 21 si terrà lo spettacolo teatrale al Salone Bec Renon del gruppo "La Compagnie dou Beufet".
L’apertura ufficiale della 1012 edizione della fiera con l’esposizione dei lavori artigianali si terrà solo domenica mattina nelle vie del borgo con gli oltre 500 artigiani che esporranno sculture, bassorilievi, intagli su legno e pietra ollare, oggetti in rame e ferro battuto, tessuti, pizzi e ricami, utensili per l’agricoltura e oggetti di uso domestico.
Tra le novità di quest’anno ci sono poi i laboratori esperienziali e formativi per i bambini. Il primo, intitolato “Le strade del … Gusto”, tratterà il mestiere del casaro. Il laboratorio, suddiviso in 6 sedute da h1,30, curato dai casari di Donnas, guiderà i bambini dai 4 ai 10 anni nell’arte della trasformazione del latte. In contemporanea, nella sede del Museo della Vite e dell’Uva, la sezione didattica del Museo dell’Artigianato Valdostano (MAV) istituirà 6 laboratori didattici di falegnameria, per bambini da 6 a 10 anni, dove in circa un’ora, costruiranno un oggetto che richiama la Fiera e il territorio di Donnas.
Per l’occasione è stata anche allestita una mostra in biblioteca dal titolo “Can savivo henque mindjavo, sulla tavola dei nostri nonni” che quest’anno si occupa di cibo e della sua preparazione: castagne, frumento, uva, noci, frutta, verdura, raccontati attraverso ricette, interviste, oggetti dell’artigianato tipico. La Banda Musicale del comune ha voluto poi arricchire di colori e suoni questo appuntamento invitando alla festa il Coro Viva Voce, il Coro Mont Rose, il gruppo delle Landzettes de la Coumba Freida, il quartetto di fisarmoniche «Simon, Alex, Marco, Michel», i gruppi Pifferi e Tamburi di Arnad, i Lou Tintamaro di Cogne e altri ancora.