In piazza Chanoux, dove sono presenti gli espositori del settore tradizionale con maggiore anzianità, e nel padiglione di piazza Plouves, quest’ultimo dedicato ai produttori dell’equiparato, sono complessivamente 84 le imprese, divise in quattro tipologie: mobili, sculture (pezzi unici), oggettistica tradizionale, “altro artigianato”.
Decine sono stati i visitatori che non hanno perso tempo e già dall’apertura ufficiale dell’Atelier, si sono immersi tra le opere esposte, alla caccia delle singolarità.
Si parte dalle sculture di Giuseppe Regazzoni, che tra folletti e richiami medievali, mette in mostra pannelli che ci riportano a Fénis. Rapisce subito lo sguardo l’anziana signora che si china verso un cagnolino, una scultura di Crestani di Valgrisenche, che ha creato uno stand dove antiche scene di vita valdostana vengono immortalate sapientemente nel legno. Da Gressan Dario Berlier porta nell’Atelier un Sant’Anselmo a braccia aperte, a ricordo del 2009, anno dedicato a questo illustre personaggio della Valle d’Aosta. Il tema religioso torna poi in Berlier nel bassorilievo del prete che si affaccia, pipa in bocca, a controllare la temperatura esterna. Rapisce subito lo sguardo l’opera in pino cembro di Binel, scolpita in un tronco dalla cui biforcazione nasce una ferita che taglia il viso del Cristo. Un’imperfezione naturale del tronco viene così sfruttata come simbolo, non disturbando affatto la visione ma dando forza espressiva all’opera. L’Atelier porta anche i colori dei tatà di Roberto Chiurlato, dei tessuti e delle calzature della cooperativa D’Socka di Gressoney Saint-Jean e della cooperativa “Les Tisserands” di Valgrisenche. Tra i mobilieri non mancano le suggestioni, come la camera da letto dello snowboarder creata da Bt snc di Charvensod, o la cameretta per bambini con le testate del letto arricchite da pecorelle e tatà di Varisellaz Fabrizio di Verrès. Tra le tante ambientazioni ricreate negli stand troviamo il caratteristico “mini bar” in legno di Franco Angelini di Morgex, la cucina di Laurent Naudin di Introd, la camera da letto di Epiney e Montanari di Pontey. Non mancano le lavorazioni in pelle o cuoio provenienti da Alpen Art di Gressoney-St-Jean e di Piergiorgio Pianta di Cogne. Tra i giovani figurano, tra gli altri, Enrico Massetto con i suoi fantastici e singolari animali, dalle pose buffe: il cervo con le mele rubate dagli alberi, i ricci, le mucche, gli asini. Uno stile giovane che è già stato premiato nelle scorse edizioni. Porta i suoi lavori nell’Atelier anche Andrea Rosa che con i suoi taglierini a lama fissa con impugnatura in corno di cervo, o con le sue spade e coltelli in acciaio di damasco, si è fatto conoscere sui mercati del collezionismo russo o statunitense, piccole nicchie di appassionati che hanno apprezzato l’opera di questo giovane valdostano che si è dedicato a queste lavorazioni nel 2004. L’Atelier in piazza Chanoux contiene tanti altri piccoli e grandi tesori tutti da scoprire. L’Atelier rimarrà aperto fino alle 19 di oggi, medesimo orario venerdì 29 gennaio, mentre sabato e domenica l'apertura è anticipata alle 8 e la chiusura resta alle 19.