“Le arti a Firenze tra Gotico e Rinascimento” alla scoperta dell’evento espositivo dell’estate 2009

Al Museo Archeologico di Aosta 80 capolavori provenienti dalle principali sedi espositive fiorentine testimoniano uno dei momenti più alti e suggestivi di un linguaggio figurativo che rappresenterà la svolta epocale e decisiva verso la modernità.
Lorenzo Monaco, Pannello della predella della Pala di santa Trinita (Natività), Firenze, Museo di San Marco. Archivio Giunti/ © Rabatti & Domingie
Cultura
I capolavori di Lorenzo Monaco, Masolino, Gentile da Fabriano, Gherardo Starnina, Giovanni dal Ponte, Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Luca della Robbia, e prestiti provenienti dai principali Musei afferenti al Polo museale fiorentino, tra cui la Galleria degli Uffizi, il Museo Nazionale del Bargello, il Museo dell’Opera del Duomo, la Galleria dell’Accademia. Sono solo alcuni dei nomi noti di artisti le cui opere il pubblico potrà ammirare nell’esposizione clou dell’estate valdostana dal titolo “Le arti a Firenze tra Gotico e Rinascimento” un vero e proprio evento di rilevante impegno scientifico per la sua esaustività e completezza, frutto della collaborazione tra l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta e la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze. Si tratta di un nuovo grande progetto che fa seguito alle esposizioni di successo che si sono susseguite al Museo Archeologico regionale di Aosta negli anni scorsi: stiamo parlando delle esposizioni “A bon droyt. Spade di uomini liberi, cavalieri e santi” dell’estate 2007 e “Augusta Fragmenta. Vitalità dei materiali dell’antico da Arnolfo di Cambio a Botticelli a Giambologna” dell’estate 2008.

L’esposizione per la stagione estiva 2009, curata dalla dottoressa Giovanna Damiani, direttore del Complesso Mozzi Bardini e della Villa Medicea di Cerreto Guidi, presenta al pubblico una corposa selezione di circa 80 opere che documentano la transizione dal linguaggio gotico a quello rinascimentale, passaggio che si è tradotto in una produzione artistica a testimonianza di uno dei momenti più alti e suggestivi di un linguaggio figurativo che rappresenterà la svolta epocale e decisiva verso la modernità. Sculture, pitture, capolavori di oreficeria sacra, codici miniati, tessuti, sigilli  e maioliche, si alternano nel percorso espositivo.

Il progetto espositivo intende indagare l’intensa produzione artistica fiorita a Firenze tra gli ultimi decenni del Trecento e i primi anni del Quattrocento. E’ questo, infatti, un momento storico in cui la visione gotica e quella rinascimentale si sostituiscono l’una all’altra attraverso un processo progressivo che vide impegnati contemporaneamente i maggiori artisti rappresentativi dei due fronti. In uno scenario storico-politico in cui i conflitti sociali interni e i pericoli esterni si sciolgono, determinando una nuova stabilità e sicurezza sostenuta da un’attiva e ricca classe politica dirigente, Firenze si trasforma in operoso cantiere per iniziativa dei grandi ordini religiosi non meno che della grande committenza laica.

Il concorso del 1401 per la seconda porta del Battistero può essere individuato convenzionalmente come uno spartiacque fondamentale nella periodizzazione storico-artistica. Da allora Firenze torna a rappresentare un laboratorio culturale d’avanguardia in Italia e in Europa, che si esplicita con il completamento dei grandi complessi ecclesiastici e civici, dalla Cattedrale al Battistero, alla chiesa di Orsanmichele.

La mostra “Le arti a Firenze tra Gotico e Rinascimento” è realizzata sotto l’Alto Patronato della Repubblica e con il patrocinio del ministro per i Beni e le Attività culturali. Sarà visitabile al Museo Archeologico di Aosta fino al 1° novembre. Ingresso dalle ore 9 alle ore 19, tutti i giorni. Costo 5 euro. Il catalogo edito da Giunti di Firenze completa l’offerta espositiva con testi critici di Franco Cardini, Daniela Magnani e Giovanna Damiani.

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