Le grandi trasformazioni della Valle d’Aosta degli ultimi 30 anni nell’ultimo libro di Riccarand

"Storia della Valle d'Aosta contemporanea 1981-2009", pubblicato da Stylos è stato presentato ieri dall'autore alla biblioteca regionale di Aosta. Presenti anche Tullio Omezzoli e Paolo Momigliano Levi. Sarà nelle librerie nei prossimi giorni.
Elio Riccarand
Cultura

"Cosa succederà quando finirà il trentennio delle vacche grasse?" L'interrogativo, lanciato da Tullio Omezzoli, potrebbe rappresentare bene il sentimento dei tanti che ieri, mercoledì 23 giugno, in biblioteca regionale hanno assistito alla presentazione del nuovo libro di Elio Riccarand "Storia della Valle d'Aosta contemporanea 1981-2009" pubblicato da Stylos.

Il libro , con dati, tabelle e numeri, affronta le trasformazioni che sono avvenute negli ultimi 30 anni in Valle d'Aosta. Il punto di partenza della ricostruzione "storica" è il 1981, quando è entrato in vigore il nuovo ordinamento finanziario, che ha stabilito i rapporti economici tra Valle d'Aosta e Stato italiano, e che ha fatto affluire nelle casse regionali risorse enormi, sei volte superiori a quelle precedenti. Il punto di arrivo, invece, è il 2009, anno della crisi economica e in cui è stato approvato il federalismo fiscale che potrebbe portare a grandi trasformazioni il quadro che si è determinato in Valle d'Aosta negli ultimi 30 anni.

"E' l'unico testo che espone in modo organico la storia della Valle d'Aosta negli ultimi 30 anni – ha commentato Elio Riccarand – offrendo una chiave di lettura non scontata". Le trasformazioni avvenute in Valle, dal 1981 al 2009, sono straordinarie: accorpando i dati ufficiali e guardandoli in modo aggregato si scopre che la popolazione è aumentata di 15.000 unità, che gli stranieri erano, nel 1981, 319 e sono diventati, nel 2009, oltre 7.000 , che la Valle d'Aosta è diventata una regione ricca, con il reddito medio procapite più alto d'Italia.

"La politica non è al centro di questo libro, l'ho lasciata alla fine perché sarei tentato di dire che non decide e non governa i processi in Valle d'Aosta" spiega ancora Riccarand. Ma la tentazione è subito abbandonata dall'autore che sottolinea come l'ordinamento del 1981 è, di fatto, un accordo politico e che in una realtà come la Valle d'Aosta, con un autonomia forte e una consolidata tradizione di autogoverno, la politica abbia molto potere e, di conseguenza, grandi responsabilità.

La conclusione del libro, che sarà nelle librerie valdostane nei prossimi giorni, è piuttosto amara: la Valle d'Aosta si è trovata, in questi 30 anni, a vivere un ciclo "fortunoso" dal punto di vista finanziario che molto probabilmente terminerà e che non ha saputo sfruttare fino in fondo. " Nonostante le tante risorse – ha concluso Riccarand – ci troviamo alla fine del 2010 con livelli di democrazia incompiuta, un'economia fragile e distorta e un territorio a rischio".

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