Locali chiusi per il Coronavirus? Nessun problema, il dj-set si sposta alla radio

Domani, sabato 14 marzo, alle 22, inizierà “Club Privé”, nuovo appuntamento di Radio Club in cui un gruppo di dj, capitanato da Bob Sinisi, ricreerà le atmosfere musicali dei templi della “movida” valdostana.
Cultura

Il sabato sera è sempre stato il momento più atteso della settimana per gli amanti dei dj-set nei locali e della “nightlife” al suono delle ultime tendenze. Il verbo è al passato perché tra le varie serrande abbassate dal Coronavirus vi sono anche quelle dei club, in cui è impensabile (ancor prima che vietato dai recenti decreti) radunarsi durante una pandemia. A riempire il vuoto momentaneo di note, tuttavia, arriva l’idea di un gruppo di disc-jockey, sostenuti da un’emittente storica nel panorama fm valdostano: se gli appassionati non possono andare alla musica, acccadrà l’opposto.

Nasce così “Club Privé”, che andrà in onda ogni sabato, alle 22, su Radio Club (95.0 MHz, oppure in streaming dal sito dell’emittente). Protagonisti del progetto sono Bob Sinisi, Andrey Spinella, Davide “Pillola” Franco, Gabriele Mauro e Dario Girelli, nomi familiari a chi ha vissuto la notte valdostana dagli anni Novanta in avanti, ai quali per l’occasione si aggiungono due “giovani leve” della console, Gabriel Crotti e Jacopo Sirigu, noti in arte come “Out”.

“Il set del sabato sera era già in programma prima dell’esplosione dell’epidemia, – racconta Sinisi – ma l’arrivo delle restrizioni ha cambiato i programmi”. Per la verità, senza stravolgerli ed all’insegna dello “smart-working” ottimale in questo periodo. “L’idea era di trasmettere in diretta da casa di ogni dj, a rotazione, – spiega – ma abbiamo ovviamente dovuto soprassedere, per l’impossibilità di spostare l’attrezzatura ogni settimana”. Ogni dj preparerà quindi autonomamente il suo personalissimo mixtape su pc, spedendolo a Bob, “anima” della programmazione di Radio Club e attrezzato per trasmettere a domicilio da anni (come altri speaker del gruppo, che include anche Top Italia Radio e Radio Reporter), in tempo utile per la trasmissione.

Domani, sabato 14 marzo, ad aprire le danze di “Club Privé” sarà Andrej Spinella, noto per la sua vena “Indie”. La trasmissione è suddivisa in tre blocchi da 20 minuti, per un’ora di musica in tutto. Negli appuntamenti successivi si alterneranno gli altri della “gang”, “ognuno con il suo stile e ‘tocco’, perché l’idea è di ricreare la serata che proporrebbero all’interno di un locale”. Peraltro, la filosofia di Radio Club è di caratterizzarsi per il taglio musicale non omologato, con attenzione alle sonorità jazz, funk, soul, latin, reggae e house, che non va interpretata necessariamente come “scelta di strizzare l’occhio a un pubblico ‘vintage’, ma di aiutare chiunque a scoprire sonorità (ed emozioni) nuove”.

Mentre parla, Bob pesca idealmente dall’archivio della stazione, anche se oggi è fatto di files e non di vinili. Ha già in mente vari “fil rouge” per il momento in cui la console toccherà a lui. Da un set di atmosfere soul e di vocalità femminili, simili a quelle che ha creato per il pubblico di un hotel aostano negli scorsi week-end, a una sequenza in tema “Bristol”, partendo dai Portishead per arrivare ai Massive Attack. E poi i classici, vista la sua “formazione” negli anni del “Boomerang” di Charvensod: “se metti un brano dei Dire Straits e lo fai seguire da ‘Don’t You’ dei Simple Minds stai già facendo serata”. Tutto ciò, considerando che “Club Privé” non è un progetto chiuso: “sono ovviamente disponibile – aggiunge Sinisi – a raccogliere altri colleghi nel recinto”, basta mettersi in contatto con lui.

Certo, non sarà come ascoltare i set appoggiati al bancone, con un gin-tonic ben saldo in mano, ma la verità è che la musica, in tempi in cui si è obbligati a reinventarsi la socialità, resta un’espressione meravigliosamente in grado di aggregare le persone, anche se distanti. La chiacchierata con Bob si colora poi di nostalgia, perché tra una frase e l’altra affiorano pure tanti momenti “live” della storia della città e della Valle, che guardati attraverso la filigrana del “coprifuoco” del Covid-19 appaiono lontani anni luce (“abbiamo avuto i Casinò Royale due volte dal vivo in Valle, non ce lo si ricorda mai”). Però, il primo antidoto contro la malinconia, e chi scrive lo sa bene, è proprio accendere la radio. Se non puoi girare il mondo, lei te lo farà entrare in casa (e aggiungere gin e acqua tonica alla spesa quotidiana, consentita per decreto, è possibile in ogni momento).

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