Quarant’anni di vita e di arte, un’intera vita condensata in 100 opere significative: l’Universo Depero è approdato ad Aosta. Il museo archeologico regionale dedica spazio ad uno dei protagonisti delle avanguardie storiche del ‘900, con una vasta esposizione inaugurata ieri, in calendario fino all’11 maggio 2014, e curata da Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero. Fondamentale la collaborazione con il Mart di Rovereto, che ha prestato una serie di opere particolarmente significativa, ma anche con varie realtà museali, fondazioni, gallerie e musei aziendali.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, ognuna delle quali approfondisce una diversa fase dell’esperienza dell’artista trentino: Esordi e Futurismo, Clavel e il Teatro, Casa del Mago, Pubblicità, Stile d’acciaio, Rivisitazioni. “Sono come tanti capitoli – ha spiegato Nicoletta Baschiero – ed ognuno di essi è legato ad un incontro fondamentale, un sodalizio fondamentale per la sua ricerca artistica: tra questi, oltre a Mario Rizzoli, Gilbert Clavel, Campari, Balla, c’è la moglie Rosetta Amadori, alla quale Depero deve moltissimo: è lei a realizzare materialmente la serie dei tappeti, e lo sostiene e aiuta in ogni sua iniziativa, anche negli anni difficili trascorsi a New York”.
La figura di Depero, messa in ombra, per lungo tempo, dalla sua vicinanza culturale, negli anni ’40, ad un fascismo già in fase calante, emerge nella sua poliedrica grandezza: nelle sale si possono ammirare oli, tempere, disegni a china e a carboncino, collage, bozzetti pubblicitari, tarsie in legno e in stoffe colorate, progetti di arredo. Sarà proiettato, tra l’altro, “Esplosioni di un artista”, il video che il regista Luciano Emmer, nel 2008, ha voluto dedicare a Depero. “Nell’opera di Depero si verifica una completa fusione tra arte e vita, unite in un connubio capace di dare vita a un universo totale” ha commentato Alberto Fiz. Spazio quindi alle collaborazioni pubblicitarie, alla cartellonistica, alla creazione di mobili e oggetti funzionali. Tra le opere in esposizione, colpisce l’installazione realizzata 100 bottiglie giganti di Campari soda, la cui bottiglietta è stata disegnata dallo stesso Depero nel 1932. “Non voleva produrre oggetti nuovi da mettere in un mondo vecchio, ma creare un mondo nuovo” ha sintetizzato Ugo Nespolo, artista, collezionista e profondo conoscitore dell’opera di Depero.
- Bard
- 25 Aprile 2025
- di Silvia Savoye