Meno km più gusto: come mangiare senza inquinare

Il 18 settembre l'incontro in biblioteca regionale 'Cibo Km 0' ragionerà su una cucina sostenibile, valorizzando il territorio e la sua offerta di materie prime. Dal 15 al 21 settembre alcuni ristoranti di Aosta propongono menù a km 0.
La locandina dell'iniziativa
Cultura
Ridurre l’inquinamento attraverso il cibo sostenendo la produzione di prodotti alimentari legati al territorio dove viviamo è possibile? Certo che sì. A dimostrarlo ed a spiegarlo al pubblico sarà l’evento “Una Montagna di cibo km 0” inserito nel calendario di appuntamenti del Mountain Photo Festival.

A partire da lunedì 15 fino a domenica 21 settembre alcuni ristoranti della città di Aosta diventano protagonisti e promotori della cultura del rispetto ambientale tramite il cibo. Essi infatti proporranno a turisti e residenti, menù o piatti Km 0, cioè con l'indicazione dei chilometri percorsi dai relativi ingredienti. I ristoranti di Aosta che durante la settimana proporranno menù “ecologici” sono: La Trattoria degli Artisti (Via Maillet, 5/7);Osteria Vecchi Sapori (Via Montmayeur,29); Ristorante Ulisse (Via Aubert Edouard, 58) e Ristorante Hotel Europe (Via Archidiacre René Ribitel, 8). 

 
L'evento culminerà giovedì 18 settembre alle ore 18 presso la Saletta conferenze della Biblioteca di Aosta in una conferenza di sensibilizzazione sulla  tematica del “Cibo Km 0”, interamente dedicata all’analisi e alla discussione sull’impatto ambientale della globalizzazione del cibo.
Il cibo oggi percorre enormi distanze tra la terra d’origine e il piatto, emettendo una enorme quantità di CO2 durante il trasporto. I cibi vengono prodotti in un luogo, trattati in un altro, imballati in un altro ancora…fino ad arrivare sul tavolo di casa. Le distanze percorse dal cibo vengono chiamate Food Miles o Cibo Km Zero ed hanno un impatto diretto sull’ambiente, strettamente legato all’aumento della popolazione mondiale e alle sue consumistiche necessità.

“Una Montagna di cibo km 0” vuole sfruttare lo slogan del Mountain Photo Festival “open your mountains” per proporre un approccio innovativo al cibo e ai prodotti di montagna: pensare a una cucina non tanto regionale quanto sostenibile, valorizzando il territorio e la sua offerta di materie prime. A spiegare come fare sarà l’antropologa alimentare Marcela Ormedo relatore dell’incontro di giovedì 18 settembre, che illustrerà la propria ricerca e i progetti curati in Valle d’Aosta. A seguire si aprirà una tavola rotonda cui parteciperanno Ezio Mossoni (Direttore Coldiretti), Corrado Pallais (Trattoria degli Artisti), Alessandro Neyroz (Institut Agricole Régional), Camillo Rosset (Agriturismo Maison Rosset), Sandro Bortot (GASArci). A moderare la tavola rotonda Giacomo Sado, responsabile della Redazione giornalistica del TGR Valle d'Aosta.

La giornata del 18 settembre si colluderà alle ore 21 con le proiezioni dei cortometraggi sul surriscaldamento globale "Global WARming di Kathrin Gnorski" (Germania, 2007) e "The Great Warming di Michael Taylor" (Canada, 2006) narrato da Alanis Morissette e Keanu Reeves. The Great Warming, tratto dal libro “Storm Warning”, si dichiara film senza carbonio, uno dei primi ad aver compensato l’inquinamento energetico derivato dalla sua stessa realizzazione.

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