Milò Riccarand, il valdostano che dà vita ai mondi di Cattivissimo Me e Super Mario

Supervisore della fabbricazione 3D dei film per la Illumination Studios di Parigi, il valdostano Milò Riccarand ha lavorato negli ultimi anni a lungometraggi d’animazione di successo come Minions, Sing, Pets, Cattivissimo Me, Il Grinch e Migration senza annoiarsi mai.
Milo Riccarand
Cultura

Tutti i giorni sono diversi. Vai al lavoro con il sorriso, hai sempre qualcosa da fare.” – Milò Riccarand, valdostano classe 1979, racconta così la sua quotidianità. Da vent’anni, vive e lavora a Parigi per la Illumination Studios, prima come Fx Supervisor e ora come supervisore della fabbricazione 3D dei film. “Il mio lavoro, insieme ai miei colleghi, è quello di rendere possibile la creatività e la visione dei registi: mettere in immagine le idee di persone che hanno talento e inventare storie e mondi capaci di conquistare il pubblico.” Tra i suoi film più recenti, ci sono lungometraggi d’animazione di successo internazionale come “Minions” (1,2), “Sing” (1,2), “Pets” (1,2), “Il Grinch”, “Migration”, “Super Mario Bros. – Il film” e “Cattivissimo Me” (1,2,3 e 4).

La creatività come gioco di squadra

Lavoro quotidianamente con registi e artisti creativi che hanno belle idee e voglia di fare. La noia non esiste” – afferma Milò. Ogni film è un’avventura che può durare dai due ai quattro anni senza mai diventare ripetitiva. Le sfide sono tante, ma stimolanti: “L’interessante di questo lavoro è che ogni film presenta difficoltà completamente diverse: alcune sono artistiche, come riuscire a caratterizzare gli animali per renderli divertenti, ma senza scadere nel ridicolo – un esempio è “Pets” -, altre tecniche, come i problemi di messa in scena in “Super Mario Bros. – Il film”, che poi ci ha dato molte soddisfazioni.” 

Super Mario Bros. - Il film
Super Mario Bros. – Il film

Ciò che rende unica questa professione è la sua dimensione collettiva: “Un film d’animazione coinvolge anche 400 persone. Non si è mai soli e la creatività è sempre un’espressione corale. Se a qualcuno manca l’ispirazione, qualcun altro la trova: c’è collaborazione, non competizione negativa. Se manca quello sparkle in più, se ne discute e lo si ritrova.” Il contributo di ognuno è essenziale: “In ogni film c’è qualcosa che mi piace: anche se non l’ho fatto direttamente io, ho aiutato qualcuno ad arrivarci.” Un esempio perfetto è “Sing”: “È un film con pochi effetti, ma fondamentali, come la scena dell’allagamento del teatro e l’alluvione.”

La spensieratezza dell’animazione

Il cinema d’animazione, pensato soprattutto per un pubblico di bambini, offre diversi livelli di lettura e consente di riprendere contatto con una dimensione più spontanea e libera: “C’è più spensieratezza, ti puoi permettere di giocare un po’ di più.” Milò si confronta ogni giorno con i supervisori dei vari dipartimenti dei film per avere una visione a 360° della realizzazione: “Ci occupiamo di far funzionare i film in ogni fase, dallo storyboard all’art direction fino alle immagini finali.” – spiega. Alcuni film richiedono la creazione di universi completamente nuovi, in cui i concept artist si immaginano ogni dettaglio, dal design dei personaggi al set. Altri, invece, si basano su opere preesistenti, come “Lorax – Il guardiano della foresta” (2012) e “Il Grinch” (2018), entrambi tratti da Seuss: “Nel caso del Grinch, il nostro film ha un’estetica più fedele ai disegni di Seuss rispetto alla versione con Jim Carrey, perché il nostro punto di partenza era definito dal suo stile grafico.” Anche con “Super Mario Bros. – Il film”, l’approccio è stato unico: “Nintendo ha lasciato molta libertà creativa e c’è stata una vera collaborazione con i due registi, che arrivano da esperienze americane diverse.”

Il Grinch
Il Grinch

La società Universal lavora all’animazione e alla modellazione 3D con software come Maya, Houdini e Substance, oltre a molti programmi interni scritti dagli ingegneri sviluppatori del team, ma non si affida all’intelligenza artificiale: “Può essere un supporto alla fabbricazione, ma non penso che possa prendere il posto degli artisti che sanno fare il proprio lavoro.” – dice Milò.

Influenze, passioni ed esperienze

Appassionato del cinema di David Fincher e di David Aronofsky, di lettura, fumetti, musica e concerti, Milò Riccarand è un grande fan del regista Brad Bird per la sua capacità di dirigere universi molto diversi tra loro, da “Il Gigante di ferro” a “Mission Impossible – Protocollo Fantasma” a “Ratatouille”: “La sua cinematografia è variegata e Bird è una dimostrazione di come le idee e la creatività possano cambiare per adattarsi in base ai progetti.”

Parlando di lavori diversi, tra i film d’animazione più recenti a cui Milo è legato c’è “Migration” (2023), diretto da Benjamin Renner e co-diretto da Guylo Homsy. Un’esperienza significativa che gli ha permesso di lavorare in modo particolare e lontano dalla logica dei sequel: “Il pubblico vuole sempre sapere che cosa succede dopo, ma questo film ha una sensibilità più autoriale piuttosto che da blockbuster. La trama è molto interessante, il film è un road movie che funziona molto bene. Ve lo consiglio” – dice.

Migration
Migration

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