Sono 13 gli eventi espositivi approvati dalla Giunta regionale e programmati per il 2020.
Al Museo Archeologico gli “en plein air” degli impressionisti tedeschi
Al Museo Archeologica Regionale di Aosta, in piazza Roncas, arriverà – dall’8 maggio al 4 ottobre 2020 – la mostra “Gli impressionisti tedeschi. Capolavori dal Museo Statale di Hannover, che presenterà al pubblico oltre 70 opere, molte delle quali saranno esposte per la prima volta al di fuori della Germania.
In mostra, grandi esponenti del movimento impressionista tedesco a partire da Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth, ovvero i padri della cosiddetta Secessione berlinese. La spesa stimata per la mostra è di 251mila 130 euro, 231mila 130 dei quali per l’acquisizione del progetto espositivo e dei servizi necessari alla sua realizzazione.
Il Centro Saint-Bénin punta sulla memoria
“La leggenda degli uomini straordinari. Storie di nonni, custodi della memoria da tramandare” fa quasi il “verso” al capolavoro a fumetti di Alan Moore, ma in realtà è un progetto audiovisivo dedicato al valore della tradizione, che nasce per coinvolgere più generazioni di valdostani in un racconto a più voci legato al tema della memoria.
L’esposizione – dal costo complessivo intorno ai 113mila euro – avrà la sua sede al Centro Saint-Bénin di via Festaz, ad Aosta, dal 29 maggio all’11 ottobre 2020.
Quattro mostre all’Hôtel des États
L’Hôtel des États, nel “salotto buono” di Aosta, sarà invece protagonista di quattro esposizioni ad ingresso gratuito che si alterneranno da marzo 2020 a marzo 2021, a partire dalla Mostra degli artisti Antonella Berra e Claudio Mosele, dal 13 marzo al 7 giugno 2020, e che permetterà di scoprire il lavoro di due artisti valdostani emergenti.
A seguire – dal 19 giugno al 13 settembre – ci si sposterà invece nel periodo di tempo che va dagli anni ’40 agli anni ’70 del ‘900 con la Mostra del pittore Angelo Abrate (1900-1985), una cinquantina di opere dell’autore piemontese dedicate alla montagna e al Monte Bianco.
Dalla pittura alla fotografia, dal 25 settembre al 22 novembre, lo spazio espositivo che si affaccia su piazza Chanoux ospiterà gli scatti di Sergio Ardissone raccolti nella mostra “Testimoni. Un mondo che scompare”, prezioso documento che racconta popoli, culture e tradizioni degli Inuit, i Kirghisi, i Turkana e tanti altri, attraverso i volti delle persone incontrate dal reporter e giornalista nei suoi viaggi nel mondo, dai sentieri himalayani alle carovane asiatiche.
Dal 4 dicembre 2020 a marzo 2021 sarà invece l’unione di scultura e fotografia a prendersi la scena, con la mostra degli artisti emergenti Alessandra Zucco e Alberto Selvestrel, con le sculture della prima e gli scatti del secondo.
La scultura protagonista alla Chiesa di San Lorenzo
Alla Chiesa di San Lorenzo, di fronte a Sant’Orso, ad Aosta, dal 10 aprile al 27 settembre saranno in mostra di due scultori: Nino Casetta ed Enrico Massetto, per un’esposizione che mette in dialogo due protagonisti della scultura in legno in Valle d’Aosta.
Dal 23 ottobre 2020 a febbraio 2021, invece, l’occasione sarà quella di ammirare le opere di Michele Turco, in una selezione di lavori che sintetizza il percorso artistico dell’autore valdostano tra pittura e scultura.
Etto Margueret vola a Parigi per i suoi 90 anni
In terra d’oltralpe, la Maison du Val d’Aoste di Parigi, si tingerà invece dei colori brillanti di Etto Margueret, decano della pittura valdostana che nella capitale francese mette in mostra “Les couleurs d’un voyage, du Mont-Joix à Montmartre” dal 15 gennaio a fine giugno 2020, un omaggio all’artista che, proprio quest’anno, festeggia i suoi 90 anni.
L’Area Megalitica diventa “giurassica”
Un deciso salto nel tempo lo fa invece l’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, che già dal dicembre 2019, ospiterà “Dinosauri in carne e ossa. Scienza e arte”, l’esposizione itinerante organizzato in collaborazione con la Société valdôtaine de préhistoire et d’archéologie che propone le spettacolari ricostruzioni dei giganteschi rettili che hanno dominato la Terra per tutta l’Era Mesozoica, ovvero circa 186 milioni di anni.
Fuori Regione, Stefano Torrione porta la Valle a Milano
Ad aprile 2020 Milano si trasformerà in una piccola fetta di montagna grazie a “Stefano Torrione. Intramontes. Omaggio alla Valle d’Aosta”, la mostra fotografica all’aperto, che nasce con lo scopo di promuovere l’immagine della Regione e dei suoi beni culturali in Lombardia e attraverso una platea dal sapore più internazionale.
Il “Gamba” in versione primavera/estate
Due invece i momenti espositivi principali, al momento, in programma al Castello Gamba di Châtillon, a partire dalla primaverile mostra-dossier “Détails”, che punta su un “importante scultore del XX° secolo” ancora da svelare, e che ha come obiettivo “un focus sulle opere dei grandi maestri della scultura” contemporanei.
L’esposizione estiva – anche qui i dettagli sono ancora da scoprire – sarà invece imperniata “su uno dei più importanti designer di livello internazionale”. La mostra, pensata per creare un’occasione di promozione del castello, si articolerà e ruoterà attorno al concetto di “sublimazione del ‘cursus honorum’ nel mondo del design” e coinvolgerà sia gli spazi interni del Castello, sia il suo parco.