È il film “My Octopus Teacher” di Pippa Ehrlich e James Reed il vincitore del 24° Stambecco d’Oro, il premio assegnato dalla giuria del pubblico del Gran Paradiso Film Festival. Il documentario, dedicato alla storia dell’incredibile amicizia tra un uomo e un polpo, ha saputo conquistare gli spettatori e aggiudicarsi il premio. La regista Ehrlich, seppur non presente fisicamente a Cogne, ha manifestato la sua soddisfazione. “E’ un enorme onore ricevere questo premio, in particolare da un festival ambientale come il Gran Paradiso. Ho imparato molte cose dal polpo, ma forse la cosa più rilevante è che tutto sulla Terra è connesso, che tu sia in montagna in Italia, una zona umida in Botswana o una foresta di alghe all’estremità dell’Africa, e che ognuno di noi ha un ruolo importante nella creazione di un futuro vivibile per gli esseri umani e di tutte le creature del mondo, polpi compresi”.
Si chiude così l’edizione numero 24 del Gran Paradiso Film Festival, che ha registrato oltre 18.000 presenze nelle diverse sedi di proiezione e online, raccolte durante 18 giorni di programmazione, 80 proiezioni in sala, 150 ore di streaming, ospitando 10 personalità di rilievo nazionale e internazionale nelle conferenze del De Rerum Natura e con 571 iscritti alla giuria del pubblico.
“È stata un’edizione incredibilmente lunga, intensa, densa di significato” ha dichiarato il direttore artistico del Festival Luisa Vuillermoz, “dopo un anno e mezzo difficile il Festival è tornato ad essere il luogo in cui riscoprire il piacere dell’incontro e del confronto. Non esiste vaccino per fermare la crisi ecologica e climatica che è diventata evidente a tutti, ma l’impegno collettivo potrà cambiare le cose, anche seguendo l’esempio di registi che con impegno e talento contribuiscono alla mobilitazione universale per la conservazione. Come Pippa Ehrlich con il suo My octopus Teacher.mIl GPFF è una finestra straordinaria per contemplare il mondo naturale ma è anche un’ottima piattaforma per difenderlo!”
Gli altri premi
La Giuria Tecnica ha scelto invece di premiare, tra i lungometraggi, il film “On thin ice”, di Henry M. Mix e Boas Schwarz, con la seguente motivazione: “Un ambiente difficile ed estremo raffigurato con una qualità tecnica tale da rendere comprensibile e chiaro un tema difficile da accettare che rappresenta una sfida alla sopravvivenza dell’umanità intera. Nessuna finzione e un’etica assoluta nelle riprese, che ci colpiscono e ammoniscono per la loro veridicità e crudezza”.
Il Premio Corti della giuria tecnica è invece andato a “Stories of you and I”, scelto in quanto “Un turbinoso crescendo di pensieri e sentimenti, magistralmente narrato da un attore di chiara fama e bravura. Lo spettatore è così invitato e trascinato a comprendere il senso del percorso mano a mano, fino a trovarsi travolto dalla forza di una denuncia: quella dell’incapacità dell’Uomo a comprendere il mondo in cui vive, perduto nell’indifferenza e nell’ignoranza del quotidiano.”
La Menzione speciale Parco Nazionale Gran Paradiso è stata inoltre assegnata al lungometraggio “Okavango“, di Dereck e Beverly Joubert, definito dai giurati “Un racconto di rara bravura, sia per la qualità spettacolare delle immagini, sia per la loro poesia, narrate con una maestria che riesce ad elevare le storie delle singole specie animali ad allegoria della capacità di resilienza degli ecosistemi di fronte al rischio di desertificazione.”
Il pubblico più giovane ha premiato con lo “Stambecco d’Oro Junior” il film “Planète Méditerranée”; i giurati con meno di 14 anni hanno scelto il film del regista Gil Gébaïli, che narra la coraggiosa immersione nelle acque del mediterraneo. Vince Lorenzo Riboni con il cortometraggio “La danza tra terra e cielo“ la sezione “CortoNatura”. Si aggiudica la sezione “GPFF online” il film “The Frozen Kingdom of the Snow Leopard“ di Frédéric Larrey, il più votato da coloro che hanno partecipato al Festival visionando i film in streaming.