È nato il contest “Cidac On Stage” per giovani musicisti valdostani

Sponsorizzato da Gros Cidac e creato in collaborazione con Exus Eventi, il contest - con la partecipazione del Comune di Aosta, la Sfom e la Fondazione comunitaria - è rivolto agli under 35. In palio la registrazione di un Ep e di un video musicale.
Cultura

Nasce il contest Cidac On Stage, un’occasione per i giovani musicisti valdostani per mettersi in gioco e avvicinarsi al mondo della musica professionale.

Sponsorizzato da Gros Cidac e creato in collaborazione con Exus Eventi, il contest – spiega una nota – “è pensato per offrire visibilità e un percorso di crescita concreto a chi sogna di far parte del panorama musicale. Un vero e proprio trampolino di lancio per trasformare la tua passione in carriera”.

“È un progetto che ci sembrava ambizioso perché cerca di dare, anche in Valle d’Aosta, la possibilità per chi vuol fare musica e fare spettacolo di formarsi e di esibirsi – ha detto, in conferenza stampa, Federico Ferraris di Exus Eventi –. Le quattro date, infatti, rappresentano un percorso di crescita”. Nel dettaglio, aggiunge, “gli otto artisti selezionati durante il contest avranno la possibilità di esibirsi. Nell’arco di due mesi cresceranno grazie a due percorsi fatti con la Sfom. Chi vince potrà registrare un Ep in studio e registrare un video musicale professionale”.

Partner fondamentale – e che dà, non a caso, il titolo al contest stesso, la Gros Cidac: “Siamo qui da 75 anni, ed il ruolo che abbiamo sempre avuto non è solo quello di vendere ma quello di aiutare a sviluppare – ha spiegato invece Chaira Celesia, in rappresentanza del supermercato. Abbiamo aiutato le aziende a crescere e oggi dialoghiamo con i ragazzi, nei quali abbiamo molta fiducia e ‘apriamo’ i nostri spazi per renderli luoghi d’incontro e di espressione personale”.

Questione interessante, quella degli “spazi”, che ha convinto anche il Comune di Aosta a stringere questa partnership, come dice il sindaco Gianni Nuti: “Si tratta di un progetto virtuoso per moltissimi motivi: per la sua modernità, per il fatto che nasca dai giovani per i giovani, che metta assieme istituzioni locali ed il privato del territorio come il supermercato della città. Ma anche per l’utilizzo di non luoghi’ che si popolano con eventi emotivamente coinvolgenti, colorati e fatti di suoni. Il che significa farli diventare dei ‘luoghi’. Quindi, dare loro vita”.

“È un modo per fare vivere i luoghi in cui entriamo e usciamo, senza a volte accorgerci cosa ci sia all’interno – ha aggiunto –. Un progetto che ci costringe a guardare le cose con altri occhi. Sono convinto che sia un format vincente, anche perché si tratta di percorso di crescita, di consapevolezza, di identità personale e di confronto con persone che hanno più esperienza per valorizzare ciò che potenzialmente siamo”.

Questione che ha convinto anche la Scuola di formazione e orientamento musicale di Aosta, come spiega il coordinatore Enrico Montrosset: “In genere, non credo nelle ‘forme agonistiche’ e nelle classifiche. Abbiamo aderito, come Sfom, perché parliamo di giovani che vogliono e devono essere presenti sul territorio, poi perché non credo che il valore del contest si spenda nel contest stesso, ma nel percorso di formazione che ci vede fianco a fianco con i ragazzi”.

“Sfom – ha chiuso Montrosset – metterà a disposizione, oltre agli aspetti tecnici, quattro formatori del Dipartimento di musica moderna e contemporanea che seguiranno per 10 ore ogni band ed i vari musicisti, e ogni docente si occuperà di due gruppi. Lo farà per la formazione, ma anche con alcuni consigli tecnici sul ‘mondo’ del palcoscenico”.

Meno scontata la presenza della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta: “La nostra attenzione è spesso rivolta alle grandi fragilità e alle grandi povertà – ha spiegato il segretario generale Patrik Vesan –. Ma non siamo fuori luogo perché ci occupiamo di investire sui giovani e sui giovani talenti con un approccio inclusivo. L’dea è stata: proviamo a investire nei talenti in maniera inclusiva. Perché farlo è un’azione preventiva per evitare la povertà relazionale, che spesso non si vede. E investire sui giovani è sempre qualcosa di molto buono”.

Oltre al contest “Cidac On Stage”, Exus sta progettando altre iniziative “non solo in ambito artistico ma per tutte le maestranze del mondo dello spettacolo – ha concluso Ferraris -. Abbiamo inserito due percorsi su videomaking, grafica, marketing e uno sull’organizzazione e la produzione di eventi, quindi su logistica”.

Le quattro fasi

Il lancio del contest "Cidac On Stage". Da sx: Nuti, Celesia, Ferraris, Montrosset e Vesan
Il lancio del contest “Cidac On Stage”. Da sx: Nuti, Celesia, Ferraris, Montrosset e Vesan

Quattro le fasi attraverso le quali si svilupperà l’evento, a partire dalla selezione in programma l’8 gennaio 2025, con le audizioni iniziali che si svolgeranno al Plus Café (la caffetteria della ex Cittadella dei Giovani di Aosta). Fino al 21 febbraio i musicisti selezionati seguiranno un percorso di formazione intensivo nella nuova sede della Sfom con tutor qualificati, per affinare le proprie capacità.

Proprio il 21 febbraio sarà invece la volta del primo Live, con i partecipanti ad esibirsi alla Gros Cidac, dove verranno decretati i primi finalisti. Il secondo Live è invece previsto per il 28 febbraio, sempre al supermercato aostano, dove la giuria decreterà gli altri finalisti.

L’8 marzo 2025 toccherà invece alla finale in piazza Chanoux, ad Aosta, con una performance live che sarà l’occasione per incoronare il vincitore del contest. Il premio per il vincitore sarà la produzione di un EP e la realizzazione di un video musicale.

Per iscriversi – il contest è dedicato agli under 35 – è sufficiente compilare l’apposito form di Google.

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