E’ norvegese il miglior film del Noir in Festival 2011. Ad aggiudicarsi il Leone Nero, sabato scorso, è stato il film Hodejegerne – Headhunters di Morten Tyldum, thriller basato sul bestseller internazionale di Jo Nesbø.
La giuria presieduta da Lawrence Block e composta da Carolina Crescentini, François Guérif, Vinicio Marchioni e Antonello Grimaldi, ha trovato il film “avvincente, divertente, pieno di suspence. Abbiamo pensato che rappresentasse al meglio il genere Noir e siamo felici di assegnargli il primo premio. In particolare, siamo stati molto colpiti dall’interpretazione di Aksel Hennie, che ha contribuito significativamente alla qualità del film”.
Il Premio per la migliore interpretazione è stato assegnato invece a Jean-Pierre Darroussin, che ha dato il meglio di sé in “De Bon Matin – Early One Morning” di Jean-Marc Moutout (Francia, Belgio), un film che secondo la giuria “ritrae un uomo sotto pressione e abbiamo ritenuto che l’attore abbia mostrato grande abilità nel disegnare un personaggio complesso e nel mettere in scena con grande intensità il dramma di un individuo intrappolato in un sistema sociale in via di disintegrazione”.
Il Premio speciale della giuria è andato invece a “Hashoter – Policeman” di Nadav Lapid (Israele), per la “prova di grande coraggio fornita dal regista con questo spietato ritratto degli aspetti più diversi della società israeliana”.
La Giuria dei Giovani Critici Europei composta da of Miriam Begliuomini, Julien Englebert, Astrid Jansen, Roberto Oggiano, Sabrina Petijacques, Marie Pynthe, Giulia Rigoni, Maxence Robert, ha attribuito invece il Premio Docnoir per il miglior documentario a Calvet di Dominic Allan (Regno Unito).