Imparare a vivere insieme, imparare a conoscere e ad apprezzare le altre culture, le altre tradizioni, scoprire e convivere con altre genti, ma anche coinvolgere, in particolare, specifiche fasce sociali come, ad esempio, persone fragili, con disabilità, o minoranze etnico-culturali. Sono questi gli obiettivi della nona edizione di Plaisirs de Culture che sarà inaugurata oggi, venerdì 17 settembre, alle 18, in piazza Roncas ad Aosta, con un evento d’apertura emblematico dal titolo TraME e TE – Intrecci di culture, studiato appositamente per esprimere lo spirito della tematica 2021 e sviluppato dalla Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali della Soprintendenza in sinergia con l’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali. La serata di apertura sarà un momento nel quale gesti, tradizioni, voci e musiche si giustapporranno e intersecheranno componendo la trama, appunto, di un molteplice tessuto: sociale, culturale e musicale fino all’ordito vero e proprio che verrà realizzato dall’artista sarda Pietrina Atzori in collaborazione con le cooperative Les Tisserands di Valgrisenche e Lou Dzeut di Champorcher. La performance, intitolata In fondo al cuore, sarà un grande e variopinto tessuto al plurale, simbolo di inclusione e partecipazione, sottolineata dall’accompagnamento musicale di Gabriele Lasio e dalla voce della musicista ghanese Ranzie Mensah.
Nella stessa occasione verrà presentata la video installazione, dal titolo Elementarmente umano, girata dal regista Alessandro Stevanon con la coreografia di Elena Pisu, i cui protagonisti sono ragazzi di seconda generazione residenti in Valle d’Aosta che, tra i labirinti sotterranei del Museo Archeologico Regionale, emblematicamente cercano la propria identità, le proprie radici e il proprio cammino. L’opera è il frutto di un progetto più ampio condotto col supporto dell’antropologa culturale Marcela Olmedo, docente associata presso la britannica Open University di Keynes.
Umanità sempre al centro della serata con visite guidate alla mostra fotografica The Families of Man, allestita presso la sede espositiva del Museo Archeologico Regionale. Un progetto ideato in un momento storico connotato da inattesi e radicali cambiamenti in cui le opere di 50 fotografi italiani compongono un grande affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica e ambientale degli ultimi trent’anni. Alcune di queste visite saranno tradotte nella LIS, la Lingua Italiana dei Segni.
I fils rouges di quest’anno: inclusione e diversità
Il tema individuato dall’Unione europea per questa edizione, Heritage All Inclusive – Patrimonio culturale tutti inclusi!, è stato scelto per sottolineare l’aspetto dell’inclusione e della diversità nell’approccio e nella conoscenza del patrimonio. “L’obiettivo – ha spiegato presentando il programma Jean-Pierre Guichardaz, Assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio – è di riuscire a includere nell’esperienza culturale quelle fasce di utenti che, per le ragioni più diverse, non si avvicinano o frequentano poco i luoghi regionali della cultura”. La sfida è, dunque, quella di aiutare questi potenziali visitatori a superare le diverse barriere che, più o meno consapevolmente, si frappongono tra loro e l’offerta culturale del territorio creando una serie di iniziative all’insegna dell’accessibilità e dell’accoglienza. “L’impegno è stato rivolto alla promozione di attività capaci di coinvolgere, in particolare, specifiche fasce sociali come, ad esempio, persone fragili, con disabilità, o minoranze etnico-culturali”, ha aggiunto Viviana Vallet, Dirigente del Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Il programma
Nel corso della rassegna, la multiculturalità caratterizzerà le visite speciali denominate Luoghi Comuni organizzate nell’ambito del progetto FAMI Impact – Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020, Vivere in Valle d’Aosta.
“Per la prima volta un progetto cofinanziato dal Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020-FAMI partecipa a Plaisirs de culture – sottolinea l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Roberto Barmasse – e lo fa con grande piacere e interesse, anche per mettere a frutto il lavoro di anni di iniziative, attività e progetti che hanno riguardato il tema dell’inclusione. L’augurio è che questa iniziativa segni un ulteriore passo nella direzione di rendere il vasto patrimonio culturale sempre più fruibile e accessibile a tutti, promuovendo l’inclusione nella sua accezione più ampia.”
Scelta appositamente per la sua ambivalenza, l’espressione “luoghi comuni” vuole sottolineare la volontà di superare ogni stereotipata barriera o pregiudizio per favorire veri incontri e occasioni di scambio nei luoghi deputati alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale. All’Area megalitica si svolgeranno, infatti, visite guidate arricchite dalla presenza di facilitatori culturali in lingua araba, portoghese e rumena; al Castello Gamba di Châtillon protagonisti saranno i percorsi alla scoperta dell’arte moderna e contemporanea coi mediatori in lingua albanese, cinese e wolof (Africa subsahariana). Un’importante occasione di apertura e confronto per incontrare culture nei luoghi della cultura.
La compartecipazione è assicurata e resa ancor più evidente e immediata dai QR-code riportati sull’ultima di copertina della brochure: uno per ogni gruppo linguistico maggiormente rappresentato in Valle d’Aosta, come evidenziato dal progetto FAMI.
Inoltre, in un’ottica di piena inclusione e accessibilità al patrimonio, è riportato anche un messaggio scritto secondo la CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa progettata come integrazione e supporto nei casi di autismo.
L’inclusione contraddistingue anche alcune visite guidate rivolte alle persone non e ipo-vedenti, e non e ipo-udenti, con visite immersive e sensoriali, comprendenti anche riproduzioni e calchi di oggetti, o con il supporto della traduzione in LIS.
Il tema 2021 sarà altresì protagonista di alcuni interessanti momenti di riflessione, come seminari, tavole rotonde e proiezioni di docufilm dedicati al patrimonio accessibile e inclusivo, con il coinvolgimento di alcune associazioni di volontariato locali. In programma anche escursioni guidate, diurne e notturne, alla scoperta del territorio. Numerose le attività pensate con particolare attenzione ai più piccoli, tra cui laboratori, attività ludiche e ricreative, alcune delle quali all’aria aperta.
I temi di quest’anno sono da sempre alla base del sistema scolastico di ogni ordine e grado. Curate in sinergia con la Sovraintendenza agli studi, le offerte rivolte alle scuole sono dunque particolarmente nutrite e pertinenti, oltre a essere in linea con lo spirito di condivisione che nelle classi è uno degli insegnamenti fondamentali da trasmettere. Durante la manifestazione saranno, inoltre, presentati i risultati del concorso #AutismoVdA, buone prassi di inclusione a scuola, rivolto agli insegnanti del territorio regionale con il supporto del Punto Formativo Autismo e dell’Associazione Valdostana Autismo ANGSA-VdA.
Porte aperte a castelli, siti archeologici, musei
Rivolti a un pubblico ampio e diversificato sono gli appuntamenti proposti dalla Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali, che anche quest’anno apre gratuitamente per l’intera durata della manifestazione le porte dei suoi castelli, siti archeologici, musei e sedi espositive, dove si propongono visite speciali e multidisciplinari, animate da compagnie teatrali o illustrate da tecnici e specialisti della conservazione e del restauro.
Il Castello Sarriod de La Tour sarà protagonista di interessanti visite multidisciplinari condotte da archeologi, restauratori e storici dell’arte che sveleranno i risultati dei lavori di restauro e delle indagini archeologiche, in una sorta di cantiere aperto e condiviso.
A Perloz verrà inaugurato, dopo un lungo lavoro di allestimento, il Museo d’Arte Sacra che racchiude le testimonianze di arte e devozione del territorio della Valleise, restituite alla comunità.
Il patrimonio ecclesiastico locale sarà inoltre protagonista di numerose attività, come visite di approfondimento a chiese, cappelle, musei di arte sacra, scoprendone le testimonianze artistiche anche attraverso gli aspetti tecnico-scientifici e materiali illustrati dagli esperti del settore. Chiude con Plaisirs la mostra Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia, presso il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica di Torino.
L’archeologia sarà protagonista di particolari visite Sottotraccia ai sotterranei del MAR – Museo Archeologico Regionale: un percorso per riflettere sul senso più profondo dell’antico e su come, attraverso gli oggetti, ciò che si cerca, in fin dei conti, è l’Uomo. Anche nel sito archeologico presso il Giardino dei Ragazzi di via Festaz sarà possibile immergersi in un interessante angolo di quotidianità dell’antica Aosta romana.
Non manca il contributo della Biblioteca regionale che si apre al vasto pubblico con un gioco-concorso on line a sfondo storico e con un approfondimento sull’arte della filatura, in linea con il tema degli intrecci e del tessuto.
Vero e proprio evento nell’evento è il Gamba Fest, una festa tra cultura e natura che si svolgerà al Castello Gamba di Châtillon, Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta. Un happening culturale che vuole celebrare l’arte in maniera partecipata, sottolineando la sua importanza come bene imprescindibile e accessibile a tutti.
Ricco anche il programma delle mostre nelle sedi espositive di Aosta che offrono, oltre a The Families of Man, un affondo sul mondo del fumetto con l’esposizione Guido Crepax. I mille volti di Valentina, al Centro Saint-Benin, e un inedito confronto tra scultura e fotografia all’Hôtel des Etats nella mostra Alberto Selvestrel e Alessandra Zucco. Orizzonti interiori.
La splendida cornice del Teatro romano di Aosta ospiterà due appuntamenti di rilievo. Martedì 21 settembre Stefano Massini, noto scrittore e volto TV, racconterà il suo Manuale di sopravvivenza ispirato da fatti di cronaca e bizzarrie del web in bilico tra realtà e reality. Venerdì 24 settembre, altro ospite apprezzato dal grande pubblico, Massimiliano Ossini, scrittore e noto personaggio televisivo, presenterà il suo terzo libro Kalipè. A passo d’uomo, dove conferma che il benessere psicofisico dipende da un approccio più sostenibile verso la natura.
Il programma dettagliato della rassegna è scaricabile al link: www.regione.vda.it/plaisirs2021
Nella parte superiore della locandina realizzata per questa edizione spicca un dettaglio di un’opera di Francesco Nex – “Festa a Fénis“, del 1985 – in omaggio alla ricorrenza dei 100 anni della sua nascita.