Un antipasto decisamente gustoso è stato quello che valdostani e turisti hanno potuto assaporare dal 22 dicembre al 9 gennaio, in vista dell’apertura definitiva prevista per questa primavera: sono stati più di 8200 – una media di circa 450 al giorno – i visitatori che hanno approfittato dell’anteprima dell’apertura del Castello di Aymavilles.
Tante, anche, le richieste che non è stato possibile soddisfare, poiché superiori alle possibilità di accoglimento. I visitatori hanno apprezzato innanzitutto le caratteristiche architettoniche dell’edificio, sapientemente messe in luce dall’accurato intervento di restauro ed esaltate dallo splendore della cornice paesaggistica, ma anche l’allestimento interno, che ha saputo valorizzare sia la dimora in sé, sia la collezione dell’Académie Saint-Anselme, ancora poco conosciuta e apprezzata dal grande pubblico. Altrettanto gradito il giardino antistante, immerso in una suggestiva atmosfera natalizia, che ha saputo coinvolgere ed affascinare i visitatori in questo particolare periodo dell’anno.
Gli ultimi due giorni di apertura, sabato 8 e domenica 9 gennaio, sono stati dedicati ai residenti del Comune di Aymavilles che hanno potuto accedere gratuitamente al Castello, ricongiungendosi finalmente col monumento simbolo del loro territorio.
“È stata una grande emozione, dopo il lavoro e l’impegno profuso da molti, aprire le porte di questo magnifico castello che amo definire l’ottava meraviglia del nostro Sistema Castelli”, ha dichiarato l’Assessore regionale ai beni culturali Jean-Pierre Guichardaz. “Il meritato successo dell’apertura natalizia costituisce un’importante premessa e un ottimo auspicio per quella che, a primavera, sarà la riapertura definitiva di una dimora iconica e imperdibile. Un ulteriore gioiello per un patrimonio culturale straordinario capace di muovere consistenti flussi turistici in ogni periodo dell’anno e che, nonostante le difficoltà che ben conosciamo e viviamo, ci fa guardare con fiducia al futuro. È stata anche l’occasione per testare gli aspetti positivi, ma anche le criticità che saranno oggetto di attenta valutazione per l’apertura definitiva primaverile”.