Riflettori puntati sulla Cittadella dei giovani, che apre per un seminario sulla creatività

L'ex macello civico, in attesa dell'inaugurazione, prevista la prossima primavera, ospita un convegno di due giorni. In programma tavole rotonde, workshop, e un concerto degli ex allievi del Cet di Mogol
I lavori di apertura di questa mattina
Cultura

“Noi non consegneremo ai giovani una struttura già pronta per l’uso, “chiavi in mano”: spetterà a loro il compito di riprogettare la Cittadella, ovvero di riempirla di contenuti e idee, sviluppare le grandi potenzialità che offre”. Così Luigi Cortese, curatore del progetto con il quale l’ex macello civico, già centro giovanile Anita, è stato trasformato nella futura Cittadella dei giovani, ha sintetizzato lo spirito che dovrebbe animare la struttura.

La Cittadella  aprirà solamente alla fine della prossima primavera, verso maggio, ma da questa mattina, venerdì 12 settembre, fino a domani, sabato 13 settembre, il complesso è stato aperto in via eccezionale, per ospitare il seminario “Le giovani classi creative”. Erano presenti tutti i principali attori istituzionali coinvolti, compreso Claude Besenval, sindaco di Albertville, città partner del capoluogo regionale nell’ambito del progetto Interreg che ha portato alla rinascita della struttura come centro di aggregazione e cultura.
Sono intervenuti anche Luigi Ratcliff, segretario dell’associazione Gai, giovani artisti italiani, attiva anche ad Aosta, Vincenzo Santoro, responsabile del settore cultura dell’Anci nazionale.

L’accento è stato posto sul futuro della Cittadella, un luogo concreto e aperto alla cittadinanza, dove la creatività dei giovani possa non solo trovare sfogo, ma anche crescere e svilupparsi in senso professionalizzante. “Il nostro desiderio – ha spiegato Guido Cossard, assessore alla cultura di Aosta – è quello di riportare la nostra città a quella che è la sua vocazione più antica e nobile, rintracciabile a partire dalla fondazione, in epoca preromana, e poi sopraffatta, all’inizio del novecento, dall’industrializzazione e dal bellicismo: Aosta è nata come città di scambio, di frontiera, crocevia culturale, e tale, ci auguriamo, tornerà ad essere”.

Nel corso delle due giornate saranno presentati vari progetti nazionali legati al dinamismo culturale e alla creatività, con una particolare attenzione alle giovani generazioni. Non mancheranno tavole rotonde, workshop, ma anche momenti di svago, come l’esibizione, questa sera, alle 21, degli ex allievi del Centro Europeo Toscolano creato da Mogol.
 

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