Saison Culturelle, si tenta la riprogrammazione da ottobre

Il ritorno alla normalità passa anche dalla cultura: l'obiettivo è recuperare gli spettacoli saltati entro il 31 dicembre. In caso contrario verranno annullati.
Vinicio Capossela alla Saison Culturelle
Cultura

I teatri ed i cinema sono al palo, ma si inizia a pensare ad un ritorno alla normalità che non può prescindere dalla dimensione culturale. La Saison Culturelle ha dovuto interrompere la sua programmazione ed ora guarda al futuro: il tentativo è quello di recuperare gli spettacoli saltati tra marzo e maggio nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Qualora non fosse possibile una riprogrammazione entro il 31 dicembre 2020, gli eventi verranno annullati. La Regione è all’opera per mantenere validi i biglietti e gli abbonamenti per le nuove date o, eventualmente, posticipare il limite entro cui chiedere il  rimborso.

“In un momento così delicato la cultura può dunque fornire un importante punto di riferimento e può diventare una fondamentale risorsa di relazione”, si chiude la nota di Piazza Deffeyes, “tendiamo a dare per scontata la sua esistenza, come diamo per scontato il fatto di respirare, di bere o di poter liberamente circolare per strada. Ma, i tempi ce lo insegnano, come l’aria, l’acqua e le libertà individuali, la cultura è fragile e preziosa, e spesso ce ne rendiamo conto solo “in negativo”, quando è compromessa”.

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